Roma e Lazio: scelte capitali

28/09/2018 alle 13:23.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - La Lazio non è il , questo lo sa. La Roma non sarà quella vista contro il , questo Inzaghi (Simone) se lo aspetta. Se non altro per i rientri in squadra di e , che l'altra sera si sono riposati. Il vero dubbio è legato a , il cui muscolo va verificato minuto dopo minuto (l'altra sera è uscito dopo il primo tempo), ma stando a quanto filtra da Trigoria (ridotta a un mese la - che prima era di tre - di dopo le proteste post Roma-Liverpool) Kostas ce la dovrebbe fare. Usando il condizionale. Ma al di là degli uomini, non resta che valutare il modulo con il quale deciderà di giocare domani: il è momentaneamente accantonato, perché a volte bisogna pure andare incontro alle esigenze di qualche big, per fare spazio al .

I PRO E I CONTRO - Il sistema di gioco nuovo mercoledì ha funzionato. Non c'è dubbio che Pastore si trovi a suo agio dietro la punta, così come Nzonzi vicino a ma da centrale e non da mezz'ala. I benefici sono evidenti proprio per Daniele che ha potuto (e potrà) occuparsi più della costruzione del gioco che non a fare diga e basta. Si è rivista una coppia di esterni molto efficaci, sia davanti (Under ed ) sia dietro (Santon e Kolarov). Poi, l'inconsistenza del ha aiutato, questo è chiaro, ancor di più è stato determinante sbloccare il risultato dopo novanta secondi. La Roma, con questo , è squadra molto offensiva, la qualità può diventare determinante se assistita da una buona condizione fisica e mentale. Cioè tutti devono sì fare il colpo di tacco e il passaggio veloce, ma allo stesso tempo tutti devono correre a mille per riequilibrare la squadra nel sottopalla in caso di ripartenze avversarie. Pastore stavolta avrà come compagno di verticale, aspettando che Schick ritrovi se stesso: il della Roma non è, ad esempio, come quello dell', oppure come quello proposto da nella sua prima Roma. Perisic, Candreva e all'epoca Perrotta e Taddei, per fare degli esempi, avevano caratteristiche da centrocampisti. Nella Roma il 3-1 è composto da soli attaccanti. E qui siamo ai contro. Con il il problema è finito, come la polvere, sotto il tappeto, contro la Lazio potrebbe essere un problema. Non ci cono calciatori di corsa, che sappiano rubare il pallone alto. O meglio, non ci sono per caratteristiche, ma questo non vuol dire che gente come (su Marusic), (sui centrali difensivi), Pastore (su Leiva) e Under (su Lulic), non possano lanciarsi in quel tipo di lavoro e nel tempo diventare degli specialisti. La difesa robusta arriva dall'asse Nzonzi, che si alternano nel ruolo di centrale davanti alla difesa. non vuole concedere ripartenze, proprio come è successo a . Stavolta non inserirà Marcano a sinistra (al massimo lo spagnolo sarà impiegato come vice . In teoria potranno essere utili anche i vari Pastore, Cristante o Zaniolo. C'è posto, tutti si facciano avanti.