L’altra vita del buon Pastore: assist e corsa per la squadra

19/08/2018 alle 13:58.
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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Che sia un giocatore “diverso” lo si evince anche dalle parole ieri di : «Leggo che entrambi potrebbero fare il trequartista, secondo me quello è un ruolo che può fare Pastore, mentre Cristante è più centrocampista». A 29 anni, Javier è pronto ad un nuovo debutto in serie A. Il primo, ebbe luogo il 23 agosto del 2009: Palermo- 2-1. Pronti, via e dopo 44 minuti l’argentino regala l’assist del vantaggio rosanero a Cavani. Un altro Palermo, un altro Pastore. All’epoca, con Zenga in panchina, l’argentino giocava addirittura esterno a sinistra in un centrocampo a cinque. Poi, con Delio Rossi, ritrova a lui il ruolo più congeniale, quello nel quale era esploso all’Huracan: il trequartista. Ne è passato di tempo ed è singolare che, con il trasferimento alla Roma, in qualche modo si sia tornati al punto di partenza: la sua collocazione in campo. Perché il tema più dibattuto dell’estate a tinte giallorosse è stato soltanto uno: può Pastore fare la mezzala nel ? Ad alimentarlo ci ha pensato, suo malgrado, anche il ragazzo che alla sua prima intervista in giallorosso ha ammesso candidamente come «mi sto allenando per fare la mezzala come vuole . Anche a Parigi l’ho fatta ma in modo diverso. Qui tatticamente devo essere bravo ad aiutare la squadra a difendere e devo capire alcuni movimenti che vuole il tecnico. Sono cose nuove».

EQUILIBRIO CERCASI - Nelle prime uscite stagionali - per quanto possano contare le amichevoli estive - s’è impegnato molto, palesando però inevitabili difficoltà. Della serie: quando ha pensato (quasi) esclusivamente alla fase difensiva, s’è dimenticato la sua dote migliore: l’ultimo passaggio. Quando ha invece privilegiato quella offensiva, la Roma ha sofferto molto, come nel ko 4-1 contro il Tottenham. Dall’equilibrio nelle due fasi, passa molto della stagione di Pastore. E inevitabilmente della Roma. Perché è inutile girarci intorno: Monchi ha puntato forte sull’argentino, preferendolo a Ziyech, sedotto e abbandonato sull’altare del Flaco. A lui, spetta regalare quel pizzico d’imprevedibilità che lo scorso anno, soprattutto in alcune gare casalinghe, è mancato. Pastore sa come si fa: 69 gol e 84 assist in 329 gare disputate in carriera non sono numeri qualsiasi. Ora però deve riuscirci nella Roma. Mezzala o non mezzala.