Quella contro l'Atalanta per la Roma sarà la diciannovesima partita che giocherà di lunedì nel terzo millennio. Una storia che è cominciata nella stagione dell'ultimo scudetto. Trasferta di Firenze, posticipata per misteriosi motivi di ordine pubblico, al lunedì. Trasferta che viene ricordata non tanto dal risultato, quanto per uno striscione che le migliaia di tifosi al seguito esposero nello spicchio di stadio, quel celeberrimo «Siamo tutti parrucchieri» che è entrato di diritto tra i migliori di sempre. A dar retta ai numeri, lunedì sera si porebbe andare all'Olimpico con un certo ottimismo. Nelle precedenti diciotto occasioni in cui la Roma è scesa in campo nel giorno di chiusura dei parrucchieri, nove, la metà, sono state le vittorie, sei i pareggi, tre le sconfitte, quella già citata di Firenze, un'altra a Siena sotto la neve e l'ultima con la Samp in casa. Per il resto sono stati quasi solo sorrisi, ricordando anche che nelle ultime quattro volte in cui la Roma ha giocato in campionato di lunedì, ha ottenuto altrettante vittorie, con l'Atalanta, insomma, si andrà in campo per centrare la cinquina. Ricordando questi diciotto precedenti, vogliamo cominciare dall'ultimo. Una vittoria sul campo di un Pescara che di fatto era già retrocesso e che qualcuno ricorda con il disappunto con cui Dzeko prese la decisione di Spalletti di sostituirlo nel corso del secondo tempo. C'è un'altra partita che ci piace ricordare. Era il 24 maggio di due anni fa, la Roma giocava a Marassi contro il Genoa e un ragazzo con la maglia numero dieci, realizzò il suo ennesimo gol di una carriera irripetibile, in una vittoria in rimonta (3-2), gol che va ricordato perché è stato l'ultimo segnato su azione (su punizione per la verità) da quel fenomeno che è stato Francesco Totti. Un'altra gara che va sottolineata è stata la sfida casalinga con la Juventus della stagione 2011-12, finita 1-1. Un ricordo bisogna farlo anche per la vittoria casalinga della stagione 2013-14 contro l'Udinese per 3-2 (Totti, Destro, Torosidis). Ma se proprio ci costringete a scegliere la partita più da ricordare con la Roma in campo di lunedì, la risposta non può che essere una. Correva il giorno venticinque maggio del 2015. All'Olimpico andava in scena il derby e in palio, oltre a tutto il resto che non c'è bisogno di stare qui a sottolineare, metteva in palio la qualificazione diretta alla successiva Champions League: punizione di Pjanic dalla trequarti, pallone in area, si vide il capoccione nero di Yanga-Mbiwa andare su, colpire il pallone giusto giusto per andare a finire nell'angolino più lontano, lì, sotto la Sud. L'apoteosi dei parrucchieri.
(Il Romanista - P. Torri)