IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Non siamo ai livelli dello Shakhtar di Fonseca, che di brasiliani ne annovera addirittura nove, ma a Trigoria il verde oro è sempre stato di moda. Per non tornare indietro nel tempo, anche nell'ultima stagione i vari Alisson, Bruno Peres, Juan Jesus e Gerson hanno fatto della colonia brasiliana la più numerosa tra quelle straniere nella rosa giallorossa. Primato che potrebbe venir meno a partire dal prossimo anno. Per motivi diversi i quattro sudamericani sono diventati uomini-mercato.
PORTA APERTA «Ho la testa soltanto al Mondiale. Poi vedremo...». Alisson continua a prendere tempo. Consapevole che la kermesse planetaria può rappresentare il trampolino di lancio definitivo. Perché se non è ancora bastata la splendida Champions (oltre al campionato), disputata da protagonista, il mondiale in Russia soprattutto qualora dovesse vincerlo il Brasile è il passe-partout per convincere anche gli ultimi scettici. Non che ce ne siano sul suo valore sportivo. Il problema rimane il prezzo del cartellino. La Roma parte da una valutazione di 80 milioni. Una quotazione importante per un ragazzo che, pagato 8 milioni due anni fa, attualmente figura a bilancio a 4,8. A Trigoria hanno più volte ripetuto di volerlo tenere. E la dimostrazione concreta è la proposta presentata all'entourage del portiere qualche giorno fa che lo farebbe diventare se non il calciatore più pagato della rosa, almeno figurare in prima linea con Dzeko e Nainggolan (a proposito: in caso di partenza del belga o di Strootman la Roma ha sondato Herrera del Porto): 3,5 milioni d'ingaggio più premi, oltre alla cessione dei diritti d'immagine. Il fatto che non ci sia stato un immediato sì, conferma la volontà di attendere da parte di Alisson. Che a Roma e nella Roma sta bene ma non si preclude un futuro in una realtà più grande. Quello che ha in testa il ragazzo, almeno in Brasile, è noto: giocare nel Real Madrid. L'addio di Zidane in questo senso lo potrebbe agevolare. Ora che il difensore numero uno di Navas non c'è più, Florentino Perez ha il via libera per sostituirlo. Attenzione però al messaggio veicolato ieri attraverso i media di riferimento: oltre 60 milioni il Real non intende spingersi. Alisson ha in Courtois che a sua volta ha rotto le trattative di rinnovo (il contratto gli scade nel 2019) con il Chelsea il suo più acerrimo rivale. Ricapitolando: sia i Blues che il Real sono alla ricerca di un portiere. In questo contesto s'incastra quanto accaduto all'inizio della settimana, quando un agente vicino al brasiliano è volato a Londra per parlare con il Chelsea. Incontro conoscitivo, dove le parti hanno preso atto delle rispettive posizioni e richieste. Per Alisson però la priorità era e rimane il Real. Il fatto che persone a lui vicine abbiano incontrato il Chelsea è tuttavia la dimostrazione che da professionista è aperto ad ascoltare tutte le proposte che gli arrivano.
VALIGIE PRONTE La colonia verde oro a Trigoria, rischia dunque di perdere i pezzi. E non solo per Alisson. Anche Gerson, Bruno Peres e Juan Jesus hanno offerte che la Roma sta vagliando. Il centrocampista piace al Besiktas ed è entrato, per ora marginalmente, nella trattativa tra Roma e Atalanta per Cristante. Se Defrel non accetta di andare a Bergamo, uno tra lui e Tumminello potrebbe sostituirlo. Anche Bruno Peres piace ai turchi. Nei giorni scorsi c'è stato anche un timido sondaggio del Torino. Non direttamente con Monchi ma con l'agente del calciatore. Il club granata vorrebbe avere con sé anche Juan Jesus, che ha già allenato ai tempi dell'Inter. In questo caso appare difficile che il centrale difensivo possa accettare, potendo disputare in giallorosso la Champions. Ma Mazzarri non demorde e proverà a convincerlo. Lobont saluta: dopo 9 anni è addio.
Real o Chelsea: Alisson va all'asta
03/06/2018 alle 14:01.