IL ROMANISTA - (...) Kostas Manolas è e continuerà a essere un giocatore della Roma. Ma si dirà: e la clausola? Il greco non la eserciterà. La cosa ha fatto un grande piacere in società e nello spogliatoio, ripristinando definitivamente ottimi rapporti tra le parti. Perché è stato un ulteriore punto in più per il greco che negli ultimi dodici mesi ha completamente ribaltato la considerazione nei suoi confronti che si aveva negli uffici e nel gruppo romanista.
La conseguenza del vade retro clausola esercitato dal difensore ellenico, è stata quella di consolidare ancora di più la decisione della Roma di non privarsi del giocatore che nell'ultima stagione ha realizzato il gol più estasiante, perché così è stata quella capocciata per il tre a zero al Barcellona. E allora a Trigoria hanno rispolverato una parola che da quelle parti sembrava essere stata cancellata dal vocabolario. Ovvero «Manolas è incedibile». Magari qualcuno, considerando i pirotecnici mercati della Roma, potrebbe pure dubitare di questa incedibilità, ma la nostra impressione è che la dirigenza, a cominciare dal ds Monchi e finendo con il direttore generale Baldissoni, consideri il giocatore davvero fuori mercato.
(...) Ma poi, proprio quel no in extremis allo Zenit, è stato quello che ha cambiato di fatto il destino e il gradimento di Manolas a Trigoria. Perché il greco, consapevole di dover farsi perdonare un dietro front così penalizzante, ha poi disputato la sua miglior stagione in campo, arricchita peraltro anche dal punto di vista dei comportamenti, elemento quest'ultimo che è stato determinante soprattutto agli occhi di ds e compagni.
(...) Il greco ha ringraziato con una serie di prestazioni da applausi a scena aperta, ma soprattutto dando sempre l'impressione di essere finalmente inserito ed entrato nell'ambiente e nello spirito giallorosso. Un cambiamento di atteggiamento che è stato toccato con mano da tutti, a partire dai tifosi che, inutile nasconderlo, il loro peso ce l'hanno. Al greco questa nuova realtà è piaciuta sempre di più e quella corsa sfrenata con gli occhi spiritati, battendosi il pugno sul cuore dopo la rete al Barcellona, è stata la ciliegina finale per il definitivo ripristino dei rapporti. (...)