IL MESSAGGERO (S. MENAFRA - M. CARTA) - La passione per la squadra del cuore e il divieto proveniente da un altro Comune non hanno convinto né il questore di Roma, né il procuratore generale presso la corte di appello Giovanni Salvi. Il primo ha firmato un nuovo daspo contro il tifoso che aveva violato la prescrizione proveniente da Macerata, ma è stato assolto dal tribunale per «tenuità del fatto». Il pg, invece, posto che la sentenza andrà letta nel merito, ha già fatto sapere di essere intenzionato a fare appello: «Al momento mi pare un episodio grave», ha spiegato.
Tutto è cominciato mercoledì scorso, data della fatidica semifinale di Champions League, che la Roma ha poi perso per un soffio contro il Liverpool, vincendo ma non abbastanza per qualificarsi. Appuntamento storico per i tifosi romanisti, che attendevano il bis da ben 35 anni e da tempo non arrivavano così in alto nel campionato europeo. L'avvocato degli ultras della Civitanovese, Diego P., daspato per un contenzioso verbale con il presidente della squadra marchigiana, ha poi raccontato di essere arrivato in città per impegni personali e che, travolto dall'«entusiasmo di una città intera» avrebbe comprato un biglietto dai bagarini del Lungotevere, per andare a vedere di persona la sfida «storica». Al momento di attraversare i tornelli, quando ha dovuto esibire il documento, la polizia si è accorta del divieto e lo ha arrestato. Tutto nella norma se non fosse che la mattina dopo, il tribunale di Roma ha deciso di assolverlo per «tenuità del fatto», sebbene alla violazione del daspo sia collegata una specifica sanzione penale.
LE REAZIONI La sentenza ha suscitato l'irritazione del procuratore Figc, Giuseppe Pecoraro e di alcuni sindacati di polizia. Venerdì, il questore di Roma ha però deciso di prendere un nuovo provvedimento, confermato ieri dal giudice. Diego P. è ora sottoposto a un nuovo Daspo, firmato da Guido Marino, con l'obbligo di firma al commissariato di residenza, nei confronti del tifoso romanista arrestato il 2 maggio allo stadio Olimpico prima della partita di Champions League Roma-Liverpool. Allo stesso tempo, la procura generale aspetta il deposito delle motivazioni della sentenza firmata dal giudice Valentina Valentini, per valutare definitivamente il ricorso in appello: «Leggerò le motivazioni, ma al momento l'assoluzione per tenuità del fatto mi pare grave, tanto più che la persona in questione si è sottratta al divieto di avvicinarsi allo stadio con un sotterfugio, acquistando il biglietto collegato ad un altro nominativo», spiega il procuratore Giovanni Salvi. «Speriamo che l'appello rimetta le cose a posto», commenta Enzo Letizia segretario dell'Anfp, sindacato dei funzionari di polizia: «Al di là del singolo caso, assolvere chi si sottrae al daspo per tenuità del fatto significa dare un pessimo segnale soprattutto ai soggetti più violenti che ancora frequentano le curve».
Nuovo daspo all'avvocato ultrà assolto
06/05/2018 alle 15:46.