LEGGO (F. BALZANI) - E' la notte dei sogni, di coppe e di campioni. E' la notte di Anfield, quella in cui si può cominciare a mettere sul tavolo il piatto della vendetta in attesa del ritorno a Roma del 2 maggio. Ma soprattutto è la notte che apre la settimana in cui la Roma di Di Francesco può dare seguito all'impresa col Barcellona e aggiudicarsi la finalissima di Kiev. Stasera si gioca la semifinale d'andata tra la Roma di Dzeko e il Liverpool di Salah, tra due squadre mai banali. «Klopp ha una mentalità molto simile alla mia - ha detto Di Francesco -, e ha già dimostrato tanto. Sono felice di potermi giocare l'ambizione di andare in finale. Abbiamo acquisito forza mentale, e quella dovrà fare la differenza. Voglio vedere la stessa unione di squadra vista col Barça. Salah? Chiaro che abbiamo un'attenzione particolare per i giocatori più forti, ma Mané e Firmino non sono da meno. Non abbiamo studiato la partita solo su Salah. Non ho rimpianti su di lui, ora ho Under che è giovane e di prospettiva». Nessun indicazione sul modulo: «Questa squadra ha assimilato due modi di giocare. La differenza la farà il rimanere corti in entrambe le fasi di gioco contro una squadra che ha grande verticalità. Io in Premier? In futuro mai dire mai, ma ora mi tengo stretta la Roma. E poi se Klopp in italiano sa dire solo spaghetti, io in inglese so dire solo hamburger». Di Francesco - a parte Defrel e Karsdorp - avrà la squadra al gran completo, con i titolari pronti a riprendersi il posto. Tra loro Kolarov: «Non hanno solo Salah, dobbiamo giocare da squadra. Finale? Se siamo arrivati fin qui». L'unico dubbio è su chi affiancherà Nainggolan. «Under e Schick hanno il 50% a testa di giocare», chiosa.
