È stato già detto «mamma li turchi»? Quando Cengiz Ünder è sbarcato a Roma sicuramente sì. È arrivato il 14 luglio scorso, nel giorno del suo ventesimo compleanno, che è una data storica importante (quella della presa della Bastiglia), almeno quanto il suo futuro invadente. Dybala turco, gli hanno detto. A tanto sono valsi i suoi numeri (nell'ultima stagione 43 presenze e 9 gol) e in parte anche il suo aspetto fisico, la statura e le movenze. Lo voleva anche il Manchester City, ma poi la spuntò la Roma, dove con tutta probabilità il giocatore, contesti a confronto, avrebbe avuto più spazio di crescita. [...]
Uno dei suoi tifosi è il presidente della Repubblica turca, Recep Tayyip Erdogan, che evidentemente e inconsciamente Ünder ha voluto "omaggiare" con il gol a Verona, il primo in Serie A, nel giorno in cui il politico turco è arrivato a Roma, "paralizzandola" più del solito per le misure di sicurezza. Per lui, per Cengiz, si spostano eccome dai piani alti, se ieri il "turchetto" s'è scambiato dei tweet con il Ministro dello Sport, Osman Askin Bak: «Congratulazioni fratello, i nostri occhi si riempiono di meraviglia. Ora aspettiamo il resto». Parole alle quali il calciatore della Roma ha replicato tramite il proprio profilo twitter: «Grazie per il suo prezioso sostegno, Ministro».
Così come l'appellativo con cui ieri mattina i giornali turchi lo hanno "incoronato". Imperatore, ha scritto Fanatik. Certo è che tra Bisanzio e Roma, c'è chi se ne intende. «Sei grande Cengiz», parola del popolare Haberturk, mentre il filogovernativo Sabah ha celebrato la sua «meraviglia» di Verona, il gol più veloce da sei anni a questa parte per i giallorossi. Accanto a cotanto fasto, tuttavia, esiste una realtà che per certi versi si potrebbe definire "parallela". A Roma fa una vita tranquilla, lo descrivono come un ragazzo semplice, che ama giocare alla PlayStation e vive all'Eur, dove la famiglia (padre, madre, sorella e cognato) lo raggiunge spesso. Ama la pasta cacio e pepe. Si sa poco di lui. [...]
Con un pensiero neanche troppo nascosto a imporsi in nazionale, dove ha esordito ha 19 anni e vanta un ottimo score: 7 presenze (4 in amichevoli e 3 nelle Qualificazioni ai Mondiali) e 3 gol (2 in amichevole e 1 in gare ufficiali). E dove Mircea Lucescu lo aspetta a braccia aperte per rinnovare il gruppo e far crescere il minutaggio attuale (436'). Nello staff del ct romeno che allena la Turchia c'è addirittura chi in lui vede un nuovo Douglas Costa. Con l'addizione che in patria Ünder è visto anche come centrocampista, di qualità e velocità. Che anche Di Francesco ha saputo apprezzare, riconoscendo da subito in lui anche lo spirito di sacrificio, perché pure da ala è tutt'altro che pigro. Insomma, il materiale c'è, basta lavorarci con equilibrio e fiducia, ora che sta convincendo tutti, anche da noi, e che i turchi sono pazzi per Gengo.
(Il Romanista - G. Fasan)