Difra cambia modulo: “Ripartiamo da Dzeko”

04/02/2018 alle 14:02.
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LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Felice come un bambino per la chiusura di un mercato da festeggiare per la mancata cessione di . E non fa nulla per nasconderlo, . «Sono molto contento che il mercato sia finito – ammette il tecnico – la società fortunatamente ha tenuto Edin, che ha sempre tenuto atteggiamenti ottimi. Ora è molto più sereno e convinto». Oggi all’ora di pranzo (12,30) a Verona, contro l’Hellas, il centravanti dovrà trasformarsi nel simbolo di una Roma che proverà a voltare pagina, dopo un gennaio tremendo, vissuto senza nemmeno una vittoria e le tante polemiche legate alla finestra di riparazione. Da riparte , da un cambio di modulo, e dalla fiducia che la società gli ha confermato. «Lo sento il sostegno – ammette Eusebio – ma per quello che arriva dall’esterno mi sembra di esser tornato a quando sono arrivato e solo con le prestazioni possiamo riconquistare la gente. Le parole vanno accompagnate ai fatti e di parole ne abbiamo dette tante».

Non ce l’ha fatta neanche per la sfida di oggi, , ormai assente da fine dicembre per il problema al polpaccio («Si è allenato con noi da inizio settimana, abbiamo deciso di dargli qualche altro giorno per recuperare in vista del Benevento, della prossima settimana» ), così – visti anche i meccanismi al momento inefficaci del ammette di voler cambiare. «Tutto può essere, possiamo anche fare un 5- 3- 2, in settimana ho cambiato vari sistemi che potrebbero essere utili anche per le prossime volte. Col abbiamo fatto male nell’ultimo periodo, e io faccio quello che mi sento per il bene della squadra» .
Non è al seguito della squadra, protagonista acclamato in Russia all’interno della Legends Cup, torneo di calcio a sei tra vecchie glorie, organizzato a Mosca. L’ex numero 10, tra gol su punizione, azione o grazie al suo famoso ‘ cucchiaio’, ha augurato “ Buona fortuna a con l’ liquidando così la domanda sul tecnico. che era l’idolo della signora Emanuela Cerboni, storica edicolante di Piazza Lorenzini, grande tifosa romanista e abbonata da sempre allo stadio, scomparsa prematuramente, lasciando nello sconforto l’intero quartiere del Portuense.