Punto e virgola - La nobile scommessa di Eusebio

06/01/2018 alle 17:11.
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Alla fine della partita con il , il Mauro  e il direttore sportivo Monchi hanno partorito una decisione al termine di un lungo confronto, necessario dopo il terzo, deludente risultato consecutivo maturato dalla squadra: d'ora in poi, via gli alibi per tutti, nessun aumento o rinnovo di contratto a cifre fuori mercato, basta con le pretese o le richieste, da adesso prima si da (leggi: risultati) poi si riceve. Quel che avevano visto col non poteva più essere accettato. [...] E il Capodanno sarebbe stato diverso, anche se forse  poi lo avrebbe rovinato ad entrambi. [...] Quel che manca è quella percentuale indefinibile in più di impegno, quella voglia di non tralasciare nulla, di vincere ogni singolo contrasto di indovinare ogni singola giocata: questo - hanno pensato Monchi e - non è più tollerabile. Da lì il giro di vite. Monchi è partito per un paio di giorni di vacanza con l'impegno, assunto davanti al , che avrebbe usato il muso duro con la squadra al suo rientro.

Poi il caso ha dato un'ulteriore conferma che qualche giocatore non ha ancora ben chiaro il ruolo che riveste indossando la maglia giallorossa e  non ha voluto perdere la possibilità di far capire che a Trigoria la musica è cambiata. Sposando perfettamente la "nuova" linea societaria ha sancito un'ulteriore sanzione (oltre a quella pesantissima pecuniaria) al giocatore come per dare un esempio a tutti gli altri. [...]

(Il Romanista - D. Lo Monaco)

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