Natale con Juve-Roma, sotto l'albero il duello da scudetto

21/12/2017 alle 19:54.
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REPUBBLICA.IT (F. BOCCA) - -Roma è lo scontro meno natalizio che si potesse scegliere per riportare il calcio a Natale - un tempo, prima che i calciatori scoprissero "Natale a Miami" era già così -, ma va bene così, e anzi l'oggetto è di forte richiamo passionale. Di solito -Roma è una partita spartiacque, cambia il corso delle cose, spacca, non lascia quasi niente immutato. Spesso addirittura velenosa. E ora può spaccare e decidere più di quanto non lo abbiano fatto prima - (0-1), - (0-0), Roma- (1-3), - (0-0).

Le due fasi, bianconera e giallorossa, al momento sono opposte. La di Allegri si sta giocando il ruolo di superstar del calcio italiano, sta scommettendo forte su se stessa, è impegnata a ristabilire un'egemonia che sembrava perduta, è sostanzialmente in fase di rilancio. La Roma viceversa, dopo il picco con la qualificazione agli ottavi di League davanti a Chelsea e Atletico , viene dall'eliminazione in Coppa Italia che non ha fatto altro che certificare un periodo di scarsa brillantezza e di troppi 1-0. Ma la classifica è sempre ottima, e dunque la partita c'è tutta. Anche se i bookmakers danno la vittoria della Roma a Torino a circa tre volte la vittoria stessa della . Questo potrebbe darci l'attuale differenziale tra le due squadre in una partita a Torino, e dunque la condizione di partenza del supermatch. Partita che si porta dietro, ovviamente, l'attualità ma anche e soprattutto un passato fatto di rivalità e acredine. Che però per il momento mettiamo da parte e diamo come sfondo sostanzialmente immutabile da trent'anni a questa parte.

Quello che colpisce di più in questo momento è la gestione e cioè il comportamento dei due allenatori di fronte a due squadre che devono essere continuamente sollecitate e tenute in tensione. Max Allegri è ormai smaliziato dall'esperienza, fortemente pragmatico, duro ma anche disposto al compromesso, un ricercatore della formazione giusta con estrema prudenza, uno che non si lascia ammaliare da slogan e mode. Niente affatto perfetto e spesso eccessivamente prudente, ma insomma con un suo stile riconoscibile. Da Pogba a Dybala, da Bonucci a Higuain, la gestione di campioni e soprattutto delle loro bizze fa parte ormai del suo bagaglio. Al momento pare aver ricondotto Dybala al ruolo di buon soldato bianconero, anche se per lui l'importante è soprattutto averne recuperato il contributo fondamentale in una stagione in cui la dovrà comunque cercare di portare a casa il massimo. Ad Allegri interessa poco il consenso, non è ammaliato dalle sirene dello spettacolo, la sua preoccupazione maggiore non è l'attacco dove comunque può scegliere e sacrificare qualcuno non lo angoscia più di tanto, quanto allestire la miglior difesa possibile. "Perché gli scudetti li vincono le difese".

 pur avendo fatto la gavetta del è ancora un po' scolastico, educato, bravo, pieno di buoni sentimenti, e privo di pelo sullo stomaco. Per lui il turn over è sì un buon sistema per tenere tutti i giocatori allenati e sotto tensione, ma anche una forma di democrazia in cui crede molto, una giusta ricompensa a chi comunque tira la carretta e rischia di non avere alcuna soddisfazione. Solo che il turn over è sì democratico, ma anche traditore, per cui puoi finire col rimetterci alla fine anche la Coppa Italia.

Allegri dispone di una corazzata, di una nave da crociera. Torino è sempre in allarme rosso, pronta a giocarsi tutto ovunque, Roma è più ammaliante e fascinosa ma ciclicamente diventa anche la soap di "Love Boat" un mondo fatto di guanti bianchi, party e sorrisi. Sia come sia, alla fine però i problemi diventano gli stessi, così come Allegri deve riuscire spesso a tenere insieme Higuain e Mandzukic, così deve farlo con e Schick. Mentre tutti parlano degli attaccanti Allegri rimugina giorno dopo giorno sul dopo Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini, è un discepolo zemaniano ma intanto la Roma sta lì nonostante segni poco e abbia però la miglior difesa del campionato. Insomma tutti apparentemente Guardiola e sotto sotto Trapattoni.