Uno ha iniziato ad allenare a Stia e Faella, in Secondacategoria. L’altro, prima di provare in panchina, ha fatto il team manager (Roma), il direttore sportivo (Val di Sangro) e il direttore tecnico di un settore giovanile (Pescara). In un mondo del calcio dove si prende spesso la scorciatoia, Maurizio Sarri e Eusebio DiFrancesco — messi in ordine di classifica — vengono dalla gavetta. Roma-Napoli è anche la storia di due allenatori bravi, che hanno dovuto remare spesso contro tanti luoghi comuni. Di Francesco e Sarri, anche se la sfida di stasera è una sorta di spareggio per essere l’anti-Juve, dovranno pensare pure all’Europa. La Roma è senza Strootman, Schick, El Shaarawy , Defrel ed Emerson, con Karsdorp che è stato convocato per la prima volta ma per la panchina. Il Napoli si affiderà ai «titolarissimi», cioè con il centrocampo Allan-Jorginho-Hamsik. L’assenza più pesante è quella di Milik, anche se il polacco era ormai la riserva di Mertens, che troverà un ambiente ostile per l’esultanza dello scorso campionato all’Olimpico (il cane che fa la pipì sulla bandierina del corner). Piccola curiosità: nelle 13 partite di questo campionato giallorossi e partenopei non hanno mai fatto un pareggio. Può essere il risultato per stasera?
(corsera)