Il nuovo ds giallorosso Monchi ha preso ufficialmente possesso ieri del suo nuovo regno, passando quasi tutta la giornata nel centro sportivo in compagnia dei vertici italiani del club: Gandini, Baldissoni e Massara. Non è mancata la tappa a Roma Tv per le cortesie di rito. «L’obiettivo è cercare di consolidare la Roma non soltanto ai vertici italiani, ma anche nella élite europea. Il mio primo traguardo è conoscere identità e filosofia della società, successivamente creare, con Massara, una direzione sportiva che sia il più professionale possibile. Ho molta voglia di costruire la migliore Roma possibile. È un club che si adatta perfettamente al mio modo di lavorare. Qui c’è grande potenziale. Pallotta mi ha trasmesso entusiasmo e ambizione. Siamo in sintonia».
Il lavoro non mancherà. Ma è logico che tanto passerà attraverso la scelta del tecnico che, dicono a Trigoria, non ha gradito di aver saputo l’arrivo di Monchi lunedì solo all’ultimo momento. La dirigenza della Roma sull’allenatore spiega le sue posizioni: 1) Non ha chiesto nessun cambio di rotta sulla comunicazione, quindi la virata è tutta «privata»; 2) Spalletti dovrà trovare in sé le motivazioni per restare, e quindi non si esclude neppure un periodo sabbatico; 3) il nuovo progetto Roma – corroborato dagli innesti di Gandini e Monchi – ha un respiro più grande della guida tecnica. Ovvero, Spalletti nel progetto ci starebbe bene, ma i programmi possono prescindere da lui.
(gasport)