Olimpico senza barriere. Via alla rimozione in Sud

28/03/2017 alle 13:31.
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LEGGO (F. BALZANI) - Addio barriere, stavolta davvero. Dopo il lungo vertice di ieri pomeriggio tra , Prefettura e Vigili del Fuoco si è arrivati alla decisione tanto attesa di rimuovere i divisori dall’interno dell’Olimpico. I lavori partiranno oggi (o al massimo domani mattina) e inizieranno proprio dalla . L’obiettivo iniziale era quello di terminarli entro sabato e quindi entro la sfida serale tra Roma e Empoli, ma più verosimilmente finiranno qualche ora prima del derby con la Lazio del 4 aprile. La decisione è stata presa dalla dopo il sopralluogo di ieri pomeriggio a cui hanno partecipato Coni, Prefettura e Vigili del Fuoco. Oggi ci sarà un’ulteriore riunione della commissione di vigilanza, ma la strada è ormai tracciata. «Al termine del sopralluogo effettuato quest’oggi – filtra dalla stati stabiliti alcuni step di valutazione tecnica, che probabilmente, salvo altre problematiche, porteranno all’eliminazione delle barriere in occasione del prossimo derby».

Addio barriere quindi, ma la divisione resterà. Al posto delle vetrate – erette oltre un anno e mezzo fa e odiate a tal punto da convincere i gruppi organizzati della Sud a scioperare per oltre 30 partite – ci sarà un cordone di circa 50 steward che dovranno vigilare sul rispetto dei posti assegnati e sulla sicurezza del settore. Resterà inoltre la divisione posta nello spiazzale all’ingresso della curva che permetterà quindi di dividere l’entrata in due parti anche se qualcosa verrà modificata per facilitare l’accesso ai tifosi. Resterà anche la scala interna. Fiducia quindi, ma non troppa nei confronti degli ultras intenzionati a tornare in curva per valutare la situazione. Non è detto, infatti, che la sola decisione di rimuovere le barriere possa bastare a convincerli a restare. I gruppi vorrebbero un trattamento uguale a quello riservato ai tifosi degli altri stadi: niente multe (o Daspo) per occupazione di un posto diverso da quello assegnato, e niente divieti riguardo striscioni o coreografie. Misure che però vengono osservate da anni in tanti stadi europei, e che diventerebbero obbligatorie anche nel futuro impianto di voluto dal club giallorosso.