IL MESSAGGERO (E. BERNARDINI) - Ha preferito dormirci su. Già nella strada di ritorno verso casa, però, si era pentito di quell'uscita infelice. Ha atteso di sbollire completamente tutta la rabbia sportiva per la sconfitta nel derby e poi ha scritto un post di scuse sui social. «A mente fredda mi rendo conto di aver risposto ad una provocazione con un'altra provocazione. Provengo da un paese che conosce le tragedie causate dai pregiudizi etnici. Per questo mi dispiace di essermi fatto prendere dalla tensione del dopo derby e di essermi espresso in maniera infelice». Firmato Senad Lulic. Avrebbe preferito finire sulle pagine dei giornali per un gol e invece il suo nome si è legato a quello spiacevole episodio. Quel «Ruediger vendeva cinture e calzini» ha fatto il giro del mondo sollevando un vero e proprio polverone.
COSA SUCCEDE ORA - Oggi uscirà la comunicazione del Giudice Sportivo, chiaramente non ci sarà nulla in merito al centrocampista laziale visto che l'episodio non è legato al campo. Solo dopo potrà pronunciarsi la Procura Federale. Un tecnicismo che però l'ufficio, guidato dall'ex Prefetto Giuseppe Pecoraro, deve rispettare per evitare di aprire un procedimento con elementi mancanti (ad esempio l'arbitro potrebbe aver refertato qualsiasi cosa che abbia scatenato la reazione di Lulic). La procura, che già domenica sera ha acquisito tutti i filmati e gli audio del bosniaco, oltre ad aver fatto una prima riunione ieri mattina, aprirà un fascicolo d'indagine. Cosa rischia Lulic? L'articolo 11 parla di 10 giornate di squalifica. Sanzione applicata a Grassi nel 2014, quando giocava nella Primavera dell'Atalanta per aver detto «Vai via, vu cumprà» al nigeriano del Verona Salifu. Un episodio avvenuto però in campo e nel quale ha pesato molto il referto dell'arbitro. Gli 007 della Figc esamineranno ancora le carte e potrebbero non ravvisare gli estremi per l'applicazione dell'articolo 11, che con ogni probabilità verrà derubricato e il deferimento arriverà per la violazione dell'articolo 1 (principi di lealtà), stessa pena commissionata a Sarri quando diede dell'omosessuale a Mancini. Lulic quindi potrebbe cavarsela con un massimo di 3 giornate (quasi sicuramente saranno 2) e una maxi multa. La sentenza arriverà massimo entro mercoledì.
IL PARAPIGLIA - Sulla vicenda verrà dunque gettata acqua fredda. A proposito di acqua, oggi Cataldi saprà quante giornate di squalifica (probabilmente 1) riceverà dopo il rosso rifilatogli da Banti per l'alterco con Strootman. Non ci dovrebbe essere, invece, la prova tv per l'olandese in base all'art. 35, che prevede l'acquisizione di ulteriori prove nel caso in cui l'arbitro non abbia preso provvedimenti riguardo all'episodio: Strootman, nello specifico, è stato ammonito.