Più minuti per tutti. Nella Roma c’è posto

06/09/2016 alle 13:52.
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A descrivere l’Europa League come un’occasione verrebbe da ridere o da piangere, che in fondo è la faccia diversa della stessa antipatica reazione all’eliminazione . Ma senza farsi notare troppo, senza gli ovvii ragionamenti economico­finanziari che la batosta con il Porto si è portato dietro, la Roma ha davanti a sé un’occasione da non buttare all’aria. Occasione, perché è giusto definire così le 7 partite in 22 giorni  che il calendario affida a . C’è l’Europa di mezzo, c’è l’Europa anche in campionato perché da domenica fino al 2 ottobre l’Italia mette di fronte e , due che in classifica difficilmente saranno lontanissime dalle posizioni giallorosse. L’Europa League e non la , la differenza è tutta qui. Perché il sorteggio ha messo di fronte alla Roma un girone di qualificazione non proibitivo, l’occasione teoricamente migliore per far ruotare tutto l’organico, per mettere minuti nelle gambe di chi altrimenti avrebbe faticato a trovare spazio. Ruolo per ruolo, tralasciando quello del in cui e portano avanti un ballottaggio a parte, ecco chi potrà sfruttare la doppia competizione per (provare a) mettere in difficoltà .

(gasport)