Totti accusa: «Troppi i calciatori nomadi»

27/07/2016 alle 14:53.
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IL MESSAGGERO (L. TONGUE) - Disponibile con i tifosi, attento alle indicazioni dell’allenatore e generoso con i compagni: è diventato tutto questo in 25 anni dicarriera con la maglia della Roma. Prima a Pinzolo e adesso negli Stati Uniti il numero dieci si gode l’abbraccio delle centinaia di persone che hanno occhi solo per lui, maturando una saggezza ormai sempre più accantonata in unmondo focalizzato su guadagni ed affari: «Non sono tanti gli atleti che seguono il loro cuore. Scelgono di andare altrove per vincere e guadagnare di più, sono come dei nomadi. Guardate quello che è successo ora con Higuain dal alla . È un disastro. Però è del tutto normale ora che quando uno straniero arriva in Italia abbia la possibilità di andare in un’altra squadra per fare più soldi. Lo sport è cambiatomolto, ora l’attenzione è più sul denaro. I giocatori cambiano squadra più spesso, forse per fare più soldi. È più business che passione. La gente va allo stadio per divertirsi. Forse spera di non essere tradita», ha detto al sito Gazzetta World. Una metamorfosi che ha mutato i valori del calcio italiano con i club disposti ad ingaggiare stranieri pur di portare a casa un trofeo: «Ormai anche nella Roma si parla più inglese che italiano. Anche imassaggiatori parlano inglese... Bisogna cambiarementalità. Secondo me bisogna dare più attenzione ai giovani, ce ne sono tanti di talento ma sono oscurati dagli stranieri. Ora è più importante avere in squadra stranieri che italiani». E poi il sogno: «Mi piacerebbe finire vincendo qualcosa, voglio alzare un trofeo e terminare lamia carriera con stile».

GIALLO POKEMON - Intanto a Boston prosegue la preparazione: («Non date retta alle caz... che srivono i giornali», ha scritto il greco) e sono indisponibili e è ancora bloccato in Italia per problemi con il visto.Ma a far infuriare questa volta è stata la stessa Roma pubblicando sull’account inglese un video del tecnico con il cellulare in mano a riprendere: «Gotta catch ‘em all! PokemonGo?», il cinguettio pubblicato dalla società immediatamente fatto rimuovere dell’allenatore