Totti-Spalletti, scatta la tregua-Champions

19/04/2016 alle 14:34.
trigoria-totti-spalletti

LEGGO (F. BALZANI) - Sorrisi un po' forzati a bordo campo, una breve chiacchierata a favore di telecamere, addirittura la consegna del Tapiro d'oro con tanto di inviti a cena e complimenti reciproci. E la pace armata di Trigoria è servita. Richiesta a gran voce da dirigenti e tifosi. E regalata ieri da e come se nulla fosse accaduto, come se nulla accadrà ancora. Una quiete (apparente) dopo la tempesta di domenica a Bergamo quando i due sono quasi venuti al contatto fisico per una battuta di («Non vincete nulla da 10 anni e fate sempre figuracce, e tu giochi a carte fino alle 2 di notte») mal digerita dal capitano che aveva appena salvato la Roma dalla sconfitta.In realtà già in tarda serata Francesco, dopo aver completato il 3° tatuaggio (fiori di ciliegio giapponesi accanto alle iniziali sue e della moglie) aveva ricevuto l'invito della società a mettere da parte i rancori in questo sprint finale per la . «Pensiamo solo alle 5 partite che restano, dopo parleremo del resto», il diktat di . In mattinata un veloce incontro coi dirigenti e la stretta di mano prima di scendere in campo dove per l'occasione erano state fissate a terra il doppio delle telecamere di Roma Tv che hanno ripreso per qualche minuto entrato in campo tra gli applausi (ieri compiuti 26 anni) per poi soffermarsi sulla coppia - ai quali Striscia la Notizia ha poi consegnato il Tapiro. «È tutto a posto, stasera andiamo a cena insieme, è una bravissima persona. Il passato si dimentica, non è successo nulla tra di noi», ha risposto dopo un lungo inseguimento.

invece, ha detto: «Io con lui sono arrabbiato perché in un quarto d'ora poteva fare due gol e invece ne ha fatto solo uno. Lo tratto veramente come un calciatore importante». E il futuro? : «Per la Roma è uno sbocco. Io rimarrò sicuramente, Francesco per altri 7-10 anni». Tutto ad uso e consumo dei media, mentre spunta un retroscena: , , e sabato sarebbero usciti dal ritiro e, una volta rientrati, avrebbero fatto tardi per giocare a carte. Di qui l'ira di .Per non c'è aria di rinnovo. incontrerà il numero dieci a fine maggio ma ha già deciso: o dirigente nella Roma o calciatore lontano dalla capitale. Nonostante qualcuno stia provando a fargli cambiare idea. Troppo ingombrante il capitano, ma ancora decisivo come dimostrano i numeri e per questo deciso ad accettare le offerte di Usa o Emirati. Intanto Nela, Pruzzo e Prandelli dicono in coro: «La società intervenga. Una cosa così grande non può essere gestita solo da ».