«Sono un dipendente e ho un contratto, per cui rimango qui, soprattutto se non succedono cose che riguardano la proprietà». Poiché non sono previsti stravolgimenti societari, il prossimo anno Luciano Spalletti sarà ancora l’allenatore della Roma.
Le voci nelle ultime settimane sono state tante, e qualcuna sussurrava che l'allenatore potrebbe lasciare se la società non costruirà una squadra da scudetto. Dopo l’innamoramento iniziale, però, ora non tutta la tifoseria è schierata incondizionatamente dalla sua parte. Prima di Roma-Palermo, il giorno in cui Totti fu allontanato dal ritiro dopo l’intervista concessa alla Rai, quando lo speaker annunciò il nome dell’allenatore arrivarono un bel po’ di fischi. Stasera lo scenario potrebbe ripetersi.
«Per me non cambia niente io non mi faccio intimorire da quello che si scrive. E nemmeno da quello che mi dicono le persone che incontro fuori o da chi vede mia moglie mentre fa la spesa e le dice “riprenditi tuo marito e riportalo a Ponte Vecchio”. La prima volta sono stato 6 anni ed evidentemente non sono bastati per farmi conoscere dalla gente, vorrà dire che ora ce ne vorranno altri 7 o 8. Cercherò di farmi conoscere meglio» più chiaro di così.
(corsera)