Totti ai margini: a Pallotta l’ultima parola. Il presidente nella capitale nella prima settimana di marzo

19/02/2016 alle 13:38.
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A 132 giorni dalla scadenza del contratto, non sa ancora se la Roma lo vuole ancora davvero. La frase detta al termine della partita col ai giornalisti («Aspettate me? Ma che ce fate co’ me ormai...») è sintomatica di un rapporto non più idilliaco.

ha dalla sua una ragione di fondo: «Io alleno la Roma e non ». E la Roma l’allena proprio bene, privilegiando quel lavoro in allenamento che il capitano – per età (39 anni) e recenti acciacchi – non può dargli. Il tecnico vorrebbe che il capitano capisse il momento, si rendesse conto dei suoi limiti e fungesse da leader non giocante piuttosto che da panchinaro palesemente malinconico. per parte sua ha l’impressione che in certi atteggiamenti e in certa comunicazione ci sia anche un pizzico di irriconoscenza. Trigoria, su questo fronte, si spacca. Tutti dicono che dal punto di vista del lavoro sia inattaccabile, ma diversi sottolineano come l’allenatore non sarebbe diventato quello che è se non avesse incontrato .

Comunque l’ultima parola spetterà a , che sarà a Roma dall’1 al 6 marzo per poi volare a (dove magari giocherà). È il momento giusto per parlare di quel rinnovo che il capitano cerca e che solo il presidente può concedergli. D’altronde, il marketing racconta che anche ora la maglia n° 10 resti la più venduta. Una cosa è certa: se ripartirà senza dargli certezze, l’addio sarà a un passo. A quel punto chissà se avrà voglia di dar vita a quel contratto da dirigente di 6 anni già firmato.

(gasport)