«Persa la fiducia, ma siamo con Garcia»

17/12/2015 alle 14:16.
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IL TEMPO (E. MENGHI) - Scuri in volto all’uscita dall’Olimpico, alcuni più arrabbiati, altri più amareggiati, i giocatori hanno abbandonato presto il clima teso degli spogliatoi e hanno lasciato la parola al solo . «Bisogna prendersi delle responsabilità - analizza il - e non limitarsi al compitino, sforzarsi di fare qualcosa in più per la squadra, soprattutto dal punto di vista offensivo. Il mio riferimento non è solo agli attaccanti, possiamo segnare anche con i difensori o i centrocampisti, però nelle ultime partite la squadra ha fatto fatica a mettere in difficoltà gli avversari».

Una constatazione che sa di rimprovero e viene da chi è spesso costretto a fare da spettatore ad una Roma brutta all’inverosimile. «Abbiamo faticato - ammette Morgan -a creare un gioco offensivo. Con lo Spezia abbiamo rischiato poco dietro, forse qualche contropiede, ma continuiamo a non essere brillanti. Purtroppo, da quando siamo tornati dall'ultima sosta per le nazionali non abbiamo fatto partite belle. A c'era l'alibi del campo, a Torino l'arbitro doveva valutare meglio il rigore, con l'Atalanta abbiamo perso giustamente e siamo stati umiliati dal . Nelle ultime tre partite abbiamo conseguito tre pareggi senza segnare».

Il problema, secondo , non è né riconducibile alla preparazione fisica né a situazioni tattiche: «Dal punto di vista psicologico è evidente che non riusciamo a venirne fuori. Mancano fiducia e spavalderia nel cercare giocate che sono nelle corde di tanti calciatori. Si poteva fare di più, dobbiamo dirlo, altrimenti prenderemmo in giro le persone». Il resta comunque dalla parte dell’allenatore: «Credo nel suo lavoro e per me non ci sono alternative. Ho piena fiducia in tutto quello che fa, come me i miei compagni: bisogna seguirlo».