Roma: rigori, errori e regali

22/11/2015 alle 13:58.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Rocchi è sempre lui: la sua prestazione scadente incide sul 2 a 2 del Dall'Ara. L'arbitro fiorentino ritrova la Roma dopo 13 mesi e mezzo e, per farsi perdonare, ecco che fischia 2 rigori a favore come fece con la nello scontro diretto dell'anno scorso. Ma la sua generosità non deve ingannare. Perché stavolta sbaglia addirittura prima del fischio d'inizio, scegliendo di far disputare la partita. , senza più usare il violino che gli costò l'espulsione allo Stadium il 5 ottobre 2014, gli contesta di aver considerato praticabile il terreno di gioco che invece ha penalizzato i giocatori (di entrambe le squadre). Per la cronaca anche il , pur accontentato con il rigore del pari, si lamenta: per il gol annullato a Mounier sullo 0 a 0, per il secondo rigore concesso ai giallorossi con Rossettini che avrebbe colpito il pallone prima di stendere e per la mancata espulsione di (secondo giallo). Di gaffe, però, ce ne sono state anche altre. Che hanno spinto i rossoblu di Donadoni: il fallo di mano di Diawara in area sull'1 a 0 e il rosso non assegnato a Mirante.

OFFERTA MEZZA PARTITA E' l'atteggiamento, inizialmente, a fare la differenza. La Roma entra timida e lunga in partita, il invece è subito aggressivo. Il terreno di gioco, in qualche zona zuppo e quindi al limite della praticabilità, non agevola i ricamatori di . Ma è la strategia di Donadoni a indirizzare il match, con il pressing chiesto al suo tridente. Giaccherini, e Mounier disturbano e anche i centrali e . Si alzano in coppia, non è mai uno da solo a buttarsi dove sta il pallone. Spesso si ritrovano anche sui lati, contro e . I giallorossi sorpresi buttano solo la palla avanti per che è aiutato parzialmente da , salito a metà tempo alle sue spalle, e da . Ma non basta lasciare il per il . Assetto lungo e quindi vulnerabile. Arrivare all'intervallo solo con 1 gol di svantaggio è già risultato accettabile: usa i piedi e diventa il quinto difensore, è straordinario nel recupero da dietro su Mounier. Sul gol di Masina si addormenta , ma né , in precedenza, riescono a rinviare.

PRESSIONE DECISIVA La ripresa conferma che la Roma nel primo tempo non si è presentata. Senza Gervinho e arrivano comunque 2 gol (con Donadoni il non ne aveva ancora presi): su rigore fa lo stesso. sbaglia subito in contropiede, ma da quel momento parte l'assalto giallorosso. Tra le trasformazioni dei bosniaci, almeno 3 chance: con , (adesso miglior cannoniere con 8 reti: 2 in ) e . Reparti finalmente stretti e ritmo e baricentro più alti. Non convincono, nella fase cruciale, i cambi di : prende il posto di ma non entra in partita, fa peggio di , regalando il pari al e rischiando l'espulsione, e , nonostante abbia avvertito con largo anticipo l'allenatore che l'argentino non stava più in piedi per la lombalgia, lascia il campo solo dopo il rigore di . Entra , 27 ̊ giocatore utilizzato in stagione, e non più : il centravanti diciottenne della Primavera fa il suo debutto in A e si ritrova nel pantano del Dall'Ara. Tardi, però, per cambiare la storia del match