Florenzi e De Rossi i romani di ferro

08/11/2015 alle 14:31.
roma-empoli-de-rossi-florenzi-17102015-mancini

IL TEMPO (E. MENGHI) - Il cuore dei romani va oltre gli infortuni. Non sarebbe un vero derby, altrimenti. e sono stati convocati nonostante i recenti acciacchi, ha provato a recuperare ma si è dovuto presto arrendere all’idea di accomodarsi in tribuna.

Poco male per uno che da sempre è un capitano tifoso: «Io so - ha scritto ieri sul suo blog - cosa provano i tifosi della Roma di fronte al derby, perché da ragazzo ho avuto il privilegio di poterli vivere in mezzo a loro. Ero e sarò sempre un tifoso della Roma. Da calciatore le cose cambiano, l'esperienza è fondamentale per domare le emozioni. Vincere un derby significa regalare una gioia immensa ai tuoi tifosi: esultare con loro è la "Grande Bellezza"».

A viverla da dentro vuole essere , che ha un ematoma con versamento alla coscia sinistra, ma non vuole perdersi questa partita anche se dovrebbe tenere il muscolo a riposo per un paio di settimane: «I miei primi derby da calciatore - ha raccontato sulla pagina della società - sono la scia di quelli vissuti da tifoso: vieni scaraventato in un turbinio di emozioni. Sul campo devono restare l'intensità e la concentrazione, ma il calore che ti trasmettono gli spalti non potrà mai lasciarti indifferente». La speranza è che almeno il dolore lo lasci in pace per uno spezzone di gara.

ha programmato una staffetta col rientrante , ma dovrebbe mandare in campo dal 1’ , in settimana provato accanto a (non al 100% per una botta al ginocchio, uscendo da Trigoria ha assicurato: «Sto bene»), con Iago , e Gervinho dietro a . È il «piano B» nel caso in cui venisse schierato terzino, ruolo che dovrebbe ricoprire il più fresco ( recupera per la panchina): «Per chi è romano e romanista, in campo come sugli spalti, il derby - è il pensiero dell’esterno di Vitinia - non potrà mai essere una partita come le altre. Da calciatore il derby è una sfida nella sfida: si tratta di farsi scaldare dalle emozioni, senza bruciarsi».

A il compito di scegliere il posto giusto per , attorno a cui ruota il dubbio di formazione più grande ( o Iago ), ma la quota di romanità ci sarà in ogni caso. Anche in tribuna.