Radja, Mire e Kostas: la Roma ai lavori forzati

03/10/2015 alle 13:32.
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GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Un mese senza riposarsi mai. Senza staccare la spina, tenere fermi i muscoli, pensare a tutto quello che non è calcio. Da Roma- ad oggi, , e sono stati costretti ai lavori forzati: sempre in campo, tra Roma e nazionali, e quando ci si è messo di mezzo un infortunio, come nel caso del bosniaco, comunque a Trigoria a lavorare. non può fare a meno di loro, i rispettivi c.t. neanche. E pazienza se e la Grecia sono fuori dall’Europeo, lui viene comunque convocato. Così come , con il faro della Bosnia che tenta una rimonta disperata per andare in Francia; e , che dopo aver saltato il Mondiale, è diventato il box to box che Wilmots cercava per dare più spazio alle sortite offensive di Fellaini.

A RIPOSO Tutti e tre sono legatissimi alla nazionale, ma è inevitabile che questo giocare tanto – e sempre – tra selezione e Roma li stia penalizzando: , ad esempio, ieri ha lavorato a parte (come e ) perché è stanco e non può sovraccaricare i muscoli. Dopo la lesione al polpaccio ha giocato 4 partite tutte per dal primo all’ultimo minuto (3 in campionato, una in ). Ha disputato 6 gare su 8, saltando solo e , senza mai essere sostituito e domani a Palermo non dovrebbe mancare.

KOSTAS INSOSTITUIBILE , invece, ha fatto bottino pieno: 8 su 8, 540’ in campionato e 180’ in . Ha cambiato già 3 compagni di reparto (, e ) e spesso si è dovuto preoccupare di loro: il brasiliano perché tornava dopo un anno di assenza, il tedesco perché era alle prime apparizioni e aveva pure un ginocchio che gli dava problemi e Daniele perché non è un centrale di ruolo. Logico che il suo rendimento ne abbia risentito.

A SECCO Non è nel suo miglior momento di forma neanche e lo ha ammesso lui stesso prima del Bate Borisov: carattere generoso, motore del centrocampo giallorosso, il belga non dice mai di no e non cerca alibi (vedi qualche acciacco al ginocchio) quando gli viene fatto notare che appare in flessione. Anche lui non si ferma mai: 8 partite giocate, 180’ in coppa, 480’ in Serie A. gli ha risparmiato gli ultimi minuti a Genova con la Sampdoria e lo aveva fatto partire dalla panchina a , salvo poi inserirlo nell’ultima mezzora. Al contrario degli altri due intoccabili cerca il primo gol stagionale, ci prova spesso, ma la mira ancora non è tornata quella della scorsa stagione quando, con 5 reti in campionato, ha raggiunto il suo record. Domani giocherà di nuovo e poi via in Nazionale. Al Palermo ha fatto un gol (col Cagliari) e un assist (con la Roma), cercherà di ripetersi, con la speranza che andare in rete – o quantomeno conquistare i tre punti – possa fargli sentire un po’ meno la stanchezza.