Tutto su Gervinho, il bomber diverso

28/09/2015 alle 14:09.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Piaccia o no, Gervinho torna al centro della Roma. Un po’ per caso, un po’ per amore. Per amore di , per chi non lo avesse capito, che non ha mai abbandonato il suo cucciolo. Mai. Nemmeno quando, con le valigie già imbarcate, era pronto a partire e a caricarle di petrolio. La leggenda vuole che il vecchio avesse chiesto la luna e qualche stella ai dirigenti di Al Jazira. Ma le leggende, spesso, somigliano alle barzellette. Prendiamole per quelle che sono. Fatto sta che alla fine è rimasto sotto l’ala protettrice di Rudi, che di certo non lo ha messo fuori rosa a scontare il gran rifiuto, ma l’ha pian piano riproposto, addirittura da titolare in campionato alla prima di Verona, poi a , quindi l’altra sera con il Carpi all’Olimpico, dove avrebbe dovuto superare la prova dei fischi (ma poi, perché?). E lui, treccine al vento e sorriso bianco avorio, ha cominciato a correre come non si vedeva da tempo, da un anno, più o meno. Un’ intruppata di qua, un’intruppata di là, un gol alla e tante corse su e giù, con i difensori del Carpi in affanno dietro a lui. Una partita su tre fatta bene, le altre due da buttare.

LA MORIA IN ATTACCO - I tanti e maledetti infortuni gli spalancano le porte anche in . Nell’unica gara fin qui giocata, quella con il , zero minuti. Con il Bate Borisov torna titolare. Lo scorso anno, prima di andare in letargo, aveva acceso la fantasia di tanti tifosi della Roma, grazie a quella doppietta contro il Cska all’esordio in . Quello era ancora Gervinho old style, cioè indispensabile, devastante. Indispensabile e poi reietto. Funziona spesso così. E anche il contrario. L’anno scorso non è andato proprio bene: due gol ( e Inter) in campionato e quattro in Europa (due con il Cska nella Uefa e uno - inutile - con il Bayern in e due in Europa League, entrambe con il Feyenoord, uno all’andata e uno al ritorno, risultando decisivo per il passaggio del turno). I fischi che si prende sono legati a quelli a , che lo ha protetto fino all’inverosimile, basti ricordare quando lo ha schierato con il Parma lo scorso anno, stanco dal viaggio e con la testa ai festeggiamenti per aver vinto la coppa d’Africa. Fischi ai due innamorati, il risultato è stato questo, lo strascico si vede anche ora. Nello spogliatoio idem: in tanti contro Gervinho e quindi contro le decisioni dell’allenatore. Eravamo al figli e figliastri. Che da sempre è la teoria per spaccare uno spogliatoio.

UN MESE E PIÙ - Contro il Carpi ha ricominciato a giocare al calcio e sembrava più dentro la Roma rispetto al recente passato. In questo momento è una delle poche buone notizie: non ha , non ha , ha Iago mezzo e mezzo, non decolla, quindi? per forza. E se si mantiene quello di sabato, sarà meglio di una botta in testa. L’ivoriano è il giocatore ideale di Rudi, perché è quello che porta il contropiede, fa il centravanti come piace al tecnico, non dà punti di riferimento. Il pubblico e la squadra lo hanno perdonato: Gervinho ha la possibilità di tornare determinante in questo mese e qualche giorno in cui la Roma si gioca la rincorsa in campionato e una fetta di passaggio del turno in : domani il Bate Borisov, Palermo domenica, Empoli dopo la sosta poi il doppio confronto con il Bayer, più , Udinese e Inter. Sarà la guida dell’attacco. Una Roma vecchie maniere. Con Gervinho old style.