"Palla a Salah e poi si vede...". Ora la Roma ha l'uomo in più

27/09/2015 alle 14:27.
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GASPORT (D. STOPPINI) - Da queste parti basta poco. Bastano quattro partite quattro per farsi venire il dubbio che , boh, chissà se questo è davvero forte, davvero decisivo, davvero un acquisto azzeccato. Ok, mettiamoci dalla parte di chi la pensa così. Ok, va bene pure il giochino dei conti della serva. Tre gol nelle ultime tre partite, meglio così? ha cominciato a ringraziare Allah con una frequenza impressionante. Ha cominciato alla Roma, eh. Perché a Firenze la magia gli era già riuscita, tra febbraio e marzo. Con il giallorosso addosso, eccola qui la serie (aperta, Bate Borisov avvisato) che mette il bavaglio pure a pensieri strani. fa tris: Sassuolo, Sampdoria e Carpi. E finalmente una sua rete fa rima con una vittoria della Roma. E finalmente la moglie e la figlia, in tribuna all’Olimpico, possono far festa.

L'UOMO DRIBBLING ringrazia Allah, la Roma ringrazia quel giorno in cui decise di incaponirsi, decise che il miglior modo di cancellare l’errore Doumbia, sarebbe stato proprio portare alla Roma l’uomo sedotto e abbandonato per l’ivoriano. Altro passo, altra pasta, altra freccia. La Roma corre con l’indispensabile. Lo era prima, a pieno organico. Lo è maggior ragione ora che gli infortuni toccano l’attacco, e . le gioca tutte. Gioca a Borisov, martedì: il è materiale per altri, l’egiziano è (anche) uomo . È uomo per tutte le stagioni. E per tutte le azioni. C’è un dato che salta all’occhio, del suo match contro il Carpi. C’è un dato che spiega più di tutto il resto l’importanza di : 13 dribbling tentati in 90’, sui 27 totali della Roma. Una su due ci pensa lui, una su due è «palla a e poi si vede». Non un limite, semmai una risorsa se i compagni intorno a lui sono quelli di ieri. L’egiziano è l’uomo deputato alla superiorità numerica. È l’uomo a cui affida il cambio di passo di una squadra che altrimenti rischierebbe di avvitarsi su se stessa. Se non si avvita, se va fino in fondo e appende gli avversari al muro, è perché c’è quel piede di a mescolare sogni e speranze. Che in fondo, è quello che è successo sul suo gol: palla recuperata (la seconda decisiva, dopo quella di per ), accompagnato nell’area avversaria e tocco facile (con sorriso annesso) per il 4-1. Poi è arrivato pure il 5-1, il sorriso lì era tutto di : «Sono super contento di aver segnato il primo gol con la Roma, per di più in casa. Bravi tutti», ha scritto il francese su . Anche in quell’azione, tanto per intendersi, s’è visto bene il piedino di .