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Rombo o 4-3-3. La Roma sceglie come correre

23/05/2015 alle 15:52.
roma-atalanta-garcia

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Se non sarà tattica potrebbe essere scaramanzia. non lo ammette, ma uno sguardo alla sorte, come faceva Capello, lo butta sempre. E allora per lui conterà qualcosa il fatto che l’ultima volta che la Roma ha vinto un derby in casa della Lazio è scesa in campo con il 4-3-1-2. Di quella squadra, che si impose con i rigori di Borriello e Vucinic, è rimasto il solo ( era assente), a centrocampo con Perrotta e Simplicio, mentre il trequartista era Menez.

CON IL 4-3-1-2 Di certo il francese aveva e ha caratteristiche diverse rispetto a , ma la capacità di inventare gioco è la stessa. Per questo sta anche pensando di potersi affidare al bosniaco, avanzandolo di qualche metro e liberandolo dai compiti di copertura, anche se un’occhiata per il mediano della Lazio (Biglia?) dovrà sempre averla. Il suo spostamento comporterebbe l’inserimento di , che però non sta ancora benissimo: la Roma doveva giocare così già contro il Sassuolo, poi il maliano nel riscaldamento ha avvertito dolore e il tecnico ci ha ripensato, inserendo Doumbia e passando al . Il 4-3-1-2 potrebbe anche comportare a sorpresa l’esclusione di , anche se in Coppa Italia contro l’Empoli, giocando così, era stato proprio Francesco (e non ) a fare il trequartista.

CON IL In questi giorni sta provando questo nuovo sistema di gioco, che tanto gli era piaciuto a San Siro nel secondo tempo. Ma al momento il modulo favorito resta il : perché, in fondo, il suo unico derby lo ha vinto così. È la strada che la Roma conosce meglio, il modulo che adotterebbe se ci fosse Gervinho. Adesso è una soluzione che prevede, con terzino, uno tra e in panchina (il maliano, così come , è diffidato) e (e non Doumbia) in campo con e uno tra e , col secondo favorito perché se c’è una cosa che ha capito guardando le ultime prestazioni della Lazio è che alla sua squadra servono — e tanto — giocatori di corsa.

CON IL Ecco perché limitare Anderson e Candreva, ma anche gli inserimenti di Lulic e Parolo (supplemento di video proprio per questo tipo di lavoro dei centrocampisti laziali) è diventata la priorità del gioco giallorosso. La Roma non può permettersi un ritmo basso e non può permettersi neanche troppo di aspettare la Lazio come ha fatto la mercoledì, perché i bianconeri hanno un assetto compatto in fase difensiva che non c’è davanti a . proverà quindi a giocarsela e a partita in corso potrebbe optare anche per il . Difficilmente questo modulo (adottato a Palermo, quando c’era , col Feyenoord e con l’Atalanta) verrà proposto dal via, ma durante la gara e potrebbero fare da schermo davanti alla difesa e agire alle spalle di una punta (più Doumbia di ) con le due frecce ai lati. Una squadra super offensiva, da utilizzare magari in caso di necessità se le cose si dovessero mettere male.

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