I biancocelesti meritano il secondo posto

11/03/2015 alle 09:02.
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CORSERA (B. TUCCI) - A differenza dei cugini, i tifosi della Lazio vanno allo stadio Olimpico e si divertono. Assistono ad uno spettacolo esaltante: una squadra che non ha la minima smagliatura e che «asfalta» la . Adesso, la è una realtà. I biancazzurri hanno agganciato il al terzo posto e sono a soli quattro punti dalla Roma. Tanti? Assolutamente no, se si pensa alla crisi di gioco che stanno attraversando i giallorossi. Ed insieme con loro pure gli azzurri partenopei non se la passano bene: un continuo alternarsi di risultati che manda su tutte le furie il pubblico partenopeo. Francamente, a questo punto, se c’è una squadra che può aspirare alla «medaglia d’argento» (la ha undici lunghezze di vantaggio sulla Roma), beh, questa è davvero la Lazio. Per il suo stato di forma e per la coralità della manovra dettata da un maestro che si chiama Pioli.

Il presidente giallorosso James Pallotta, che è un simpatico uomo d’affari, continua a difendere e non si stanca di ripetere che anche il prossimo anno il mister franco-spagnolo siederà sulla panchina della Roma. Tuttavia il gioco della squadra è imbarazzante. Non ha un’idea che è una. E tutto questo da chi dipende se non dal manovratore? Non solo, ma anche quei campioni che una volta non si discutevano sono diventati irriconoscibili. Gervinho, , , in parte lo stesso dove sono finiti? Si può fidare, presidente, di un allenatore che ha portato la Roma a questi livelli? E si può inoltre fidare di un direttore sportivo che in gennaio ha fatto atterrare a Trigoria oggetti misteriosi come Doumbia, pagandolo oltre 14 milioni di euro, rinunciando così a quel che a Firenze sta mandando in visibilio i tifosi viola? Per non parlare di , di Spolli e delle tantissime altre promesse che sono rimaste tali. Adesso c’è solo da sperare che strada facendo non si perdano il secondo, il terzo ed il quarto posto...