Sabatini: «La Juve ha il match-ball scudetto»

23/02/2015 alle 09:01.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Se adesso parlassi di scudetto, prenderei in giro me stesso e i nostri tifosi». è come se firmasse la resa della Roma che da ieri ha 9 punti di ritardo (un anno fa erano 6). Il ds, teso e cupo al momento di lasciare Verona, avverte: «La , lunedì prossimo, avrà il match ball». E' diretto: «Noi, comunque, è meglio che stiamo alla larga da questo argomento, trattato in un’altra epoca. Un’epoca di felicità. Ora dobbiamo pensare a proteggere il secondo posto. Sarà molto difficile. Dobbiamo essere seri. Quindi non troppe parole e qualche fatto. Possibilmente».

ORGOGLIO DI CAPITANO «Aspettiamo lo scontro diretto prima di dire che è finita». Il gol numero 240 in campionato trasmette ancora energia e convinzione a . Che non vuole gettare la spugna in anticipo. La sua serenità è evidente. Dopo la gara, nella zona antistante gli spogliatoi, si ferma a chiacchierare e scherzare con l'amico Toni. E dimostra di aver già superato l'amarezza per la sostituzione. «Aspetta...» il suo labiale quando ha visto che doveva lasciare il posto a Doumbia. Non riusciva a capire perché lui. Tornando in panchina, però, ha subito stretto la mano a . Senza rancore. «Il capitano era stanco: lo devo gestire».

ANALISI DI DS «La squadra non vince perché alcune cose non vengono più bene come prima. Ma ha comunque voglia di proporre sempre temi e un calcio accettabili. Non ci sta riuscendo, non vengono bene i colpi. Bisogna prenderne atto e sperare in meglio». chiarisce il momento. Con mezza ammissione sulla brillantezza scomparsa: «Non penso che ci sia un reale problema di condizione fisica. In una partita comequesta, in cui la Roma fa un possesso di palla di grande percentuale, serve grande movimento. Forse siamo calati nell’ultimo quarto d’ora, ma è fisiologico. Qualche accelerazione però ci sta mancando».

INNESTI INUTILI «Non ho bocciato i calciatori che sono stati presi per il loro valore intrinseco. Sui nuovi ribadisco che è una mia responsabilità chiara e di nessun altro». Il ds entra nei dettagli: «Forse, non aver riflettuto bene sulle condizioni possibili, sia di Doumbia che di . E' un errore che ho fatto. Anche se per fare mezza girata non serve la condizione...». Sistemato l’africano, è tornato a spiegare la cessione di : «Abbiamo voluto dargli respiro, metterlo in un’altra dimensione a esprimere il suo talento».

ESCLUSIONE ECCELLENTE ha preso male l'esclusione. Muso lungo in panchina e prima di tornare a casa. Il ds minimizza: «Alcune colonne non andrebbero mai spostate affinché un progetto vada in porto, ma nessuno lo ha mai fatto con Daniele. Salta qualche partita: avvicendamenti normali o accettabili ».