La Roma allarga la rosa di Garcia. Adesso i giovani sono opzioni chic

10/02/2015 alle 09:51.
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GASPORT (A. PUGLIESE) - Va bene i giovani, va bene la novità, va bene anche la freschezza e l’entusiasmo, come ha detto a Cagliari, a fine partita. Ma la vera novità di domenica non sono gli assist di Verde, il gol di o gli spunti di Sanabria. No, la vera novità è che la Roma in terra sarda ha scoperto di avere risorse infinite per il futuro, da coltivare oggi per raccoglierne i frutti domani. A pensarci bene ora sembra quasi un paradosso, considerando che fino ad un soffio dalla vittoria di Cagliari si parlava di una squadra incapace di valorizzare i giovani e di un tecnico, il francese, che amava i giocatori esperti, bistrattando un po’ i baby. Ora, è ovvio, non è che le cose siano di colpo cambiate, ma la carezza sarda, in tal senso, ha addolcito — e di molto — l’atmosfera. E, cosa più importante di tutte, ha permesso a di avere in dote quelle risposte che sperava di avere. Per allungare le rotazioni, far fronte all’emergenza e avere la certezza, da oggi in poi, di poter contare anche su di loro.

DOPPIONI CHIC Già, perché poi fino ad oggi di giovane si era visto solo Skorupski, a volte per necessità ed a volte per virtù (all’inizio ogni tanto Somma, tra l’altro anche fuori ruolo ed ora all’Empoli). Cosa che a uno come , che ama i giovani, non poteva piacere più di tanto. Ma poi contano i risultati, l’equilibrio, la squadra. E anche domenica a Cagliari, quando il d.s. ha saputo da Beccaccioli che avrebbe giocato Verde, un po’ ci è rimasto così, quasi spaesato. Si sarebbe aspettato Sanabria, salvo poi ovviamente festeggiare a fine partita. Già, anche perché a Cagliari è stato un successo che ha certificato un po’ quello che più piace a : la Roma ha una squadra, ma anche tante valide alternative giovani. Dei doppioni chic, che possono fare strada e guadagnarsi pagine di storia nel calcio vero. Verde, ad esempio, può essere un’alternativa importante agli esterni titolari (, Gervinho, e ), Sanabria può anche far respirare ogni tanto e Doumbia, quando non toccherà a loro guidare l’attacco giallorosso. E , nonostante una serie di «giganti» davanti a sé a centrocampo, sta dimostrando di poterci stare, di esserci, di avere spessore e qualità per poter anche far rifiatare qualcuno di quei guerrieri lì. , ad esempio, che sembra «spompato», dopo aver corso per tre da settembre ad oggi. Tra l’altro, in settimana la Roma dovrebbe incontrare Beltrami, l’agente di , per rinnovare il suo contratto fino al 2020.

SALIH IN ATTESA Ora all’orizzonte manca solo un nome, . Costato 4,75 milioni per un prestito biennale (più 11 eventuali per il suo riscatto), il centrocampista turco in estate sembrava addirittura quello tra i baby che più piaceva a . Altro giro, altro paradosso. Oggi è l’ultimo dei giovani, seduto anche a Cagliari in panchina accanto ad un manipolo di altri ragazzini come Calabresi, Marchegiani, Pellegrini e Vestenicky. Magari la ruota girerà presto anche per lui, di certo ora sa che l’occasione può arrivare sempre, quando meno te lo aspetti. E quando arriverà, dovrà saperla cogliere. La Roma aveva provato a mandarlo a giocare altrove, si dovrà accontentare di «rubare» minuti a Trigoria. Magari imparando ancora qualcosa da quei maestri lì con cui si allena: dall’eleganza di , dalla corsa di , dalla posizione e la concretezza di e dal genio di , quello a cui più assomiglia Salih. E quando arriverà la sua occasione, non dovrà sprecarla. Proprio come a Cagliari hanno fatto Verde, Sanabria e . In una Roma che spera di tornare presto infinita, ora ci sono tre alternative in più.