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Tutto parte da Maicon: la strategia di Garcia crea strapotere a destra

15/12/2014 alle 09:58.
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GASPORT (D. STOPPINI) - La Roma l’ha vinta con la destra, questa partita. Forse sarà d’accordo pure , che magari pensava alla destra di Massimo Carminati, a Mafia Capitale. Pensieri un po’ troppo in libertà, forse è bene volare un po’ più basso, limitare il raggio d’azione e mettere a fuoco quel che è successo dentro il rettangolo verde. Forse è bene provare a capire che cosa è successo, in questo , almeno fino a quando le squadre sono rimaste in parità numerica. Ventotto minuti, dal via fino all’espulsione di Perin, lì dove la Roma ha costruito la supremazia e dunque la vittoria. Lì dove Rudi ha messo all’angolo Gian Piero Gasperini.

SCACCO MATTO Fuori , fuori , pensiero/dubbio comune: ma come se la gioca ? Senza troppi riferimenti, il francese ha mandato in crisi il sulla fascia destra, lì dove è partito ma ben presto si è piazzato a far rumore, a creare scompiglio, a trovare la giocata giusta oppure ad allargarsi sull’esterno, lasciando spazi letali al centrali per e/o . L’azione che ha portato al rigore e all’espulsione di Perin è stata in questo senso esemplare, con in sovrapposizione, sempre largo sulla destra che trova il passaggio giusto aprendo un’autostrada a . L’assist al Ninja e l’atterramento del rossoblù è cronaca. Il giochino voluto da era chiaro: con e larghi, i due centrali rossoblu si trovavano presi in mezzo spesso di fronte a tre giocatori giallorossi, ovvero Gervinho e le due mezzali e . Ecco lo scacco matto di , che poi sarà replicato anche più tardi, nelle fasi successive della partita. Pure dopo il rosso a Perin, quando la Roma si è piazzata , con trequartista. Ma la sostanza è rimasta la stessa.

FATTORE E la sostanza è che ad esaltare questo forte sbilanciamento a destra della Roma è stato , ancora un fattore decisivo nel gioco di , almeno in Serie A. Vero regista aggiunto, dal piede del brasiliano sono partite molte delle azioni offensive della squadra di , almeno fino a quando c’era benzina da spendere in corpo. L’assist a è solo un esempio, le imbucate per e sono piuttosto la fotografia migliore. Dirà a fine partita: «Quando gioca così, è un calciatore importante per noi. Dobbiamo gestirlo, ma è un leader». È un fattore, lo raccontano anche le statistiche: 3 occasioni gol create, 62 passaggi positivi su 72, 5 palloni intercettati. Ma soprattutto c’è un altro dato che va sottolineato: 104 palloni giocati, solo Astori con 110 ne ha toccati di più. Ma quest’ultimo è un centrale, il numero lì non stupisce. Il 104 di è invece la traduzione di una partita che si è sviluppata, fino all’espulsione, proprio come l’aveva pensata . Poi il match è stato (anche) gol mangiati, brividi finali, polemiche. E infine una più vicina in classifica, grazie a una Roma molto destra e poco maldestra.

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