Strootman e Destro, le facce della crisi Roma

08/12/2014 alle 09:15.
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GASPORT (A. PUGLIESE) - La sofferenza può avere volti diversi. Quello della delusione, del dispiacere, della rabbia che si trasforma in insicurezza. E quello del fastidio, dell’insofferenza e della presunta incomprensione. Due volti contrastanti per alcun versi, vicini nello stato d’animo. Di sofferenza, appunto. Come quello di , alle prese con il recupero dall’infortunio del 9 marzo. E come quello di Mattia , alle prese con l’ennesima prova incolore, quella che ha fatto storcere la bocca a più di qualcuno. A cominciare dallo stesso Di certo poteva fare meglio», ha detto nel post-Sassuolo).

SUMMIT A TRIGORIA Di questo e di molto altro hanno parlato ieri e per un’ora e mezza, chiusi negli uffici di Trigoria per rianalizzare la partita con il Sassuolo e capire gli errori della Roma. Già, perché l’occasione per accorciare sulla era ghiotta ed averla fallita così, comunque, non è andata giù. Aldilà delle smentite di rito e del piacere per il pareggio in extremis. Un ajetto, come si dice a Roma. Che non ha spostato il discorso, però, dal focus principale: l’impiego di e la partita di , i due casi in un pareggio indigesto.

QUI KEVIN Nonostante tutto, ieri Kevin era parzialmente soddisfatto. Nonostante una partita brutta, in cui è parso un corpo avulso, fuori dal contesto di gioco. E nonostante qualche fischio, anche se poi gli applausi sul cambio lo hanno rinfrancato eccome. Tanto da rispondere via : «Grazie per il sostegno, sto lavorando duro per tornare ai miei livelli ed aiutare la squadra. Ora concentrati sul big match col ». e erano convinti che fosse pronto per giocare con il Sassuolo, magari qualche dubbio gli sarà venuto dopo. Della serie di gare a disposizione, però, era l’unica in cui poteva partire dal via, considerando che , e Milan sono scogli ancora troppo duri. Almeno per questo , lontano da quello vero. È una questione mentale, non fisica dicono a Trigoria. Ed in parte è vero, anche se sabato ha sempre cercato l’appoggio, senza mai provare il calcio, né corto né lungo, quasi avesse paura di sforzare il ginocchio. Sempre a Trigoria, però, erano in molti a pensare che non fosse pronto per fare il titolare. E forse lo pensa anche lui, che ancora non ha recuperato la sicurezza mentale, appunto, che il ginocchio sia okay. Nel frattempo, però, dall’Inghilterra insistono: se la Roma non andrà agli ottavi di , Van Gaal lo avrà con sé già a gennaio con una quarantina di milioni cash alla Roma.

QUI MATTIA In Inghilterra potrebbe esserci anche il futuro di , con il suo agente (Renzo Contratto) che in questi giorni sarà a Londra per parlare con l’. Aldilà della prestazione negativa con il Sassuolo e della bocciatura di , quello che non piace di Mattia è l’atteggiamento. (In)sofferente. E comincia a non piacere neanche a qualche compagno, a cui non vanno giù quelle facce strane e quelle sbuffate. Mattia, dal canto suo, si difende con una tesi: nel 2014 sono quello che ha segnato più gol di tutti (14: uno più di Gervinho, 5 in più di e ), merito di giocare di più. Più o meno quello che dissero Borriello («Vado in panchina io che ho fatto 25mila gol») e Osvaldo («Ho fatto 200 gol, che c...o volete»). Morale: i gol non bastano per evitare panchina o dolorosi addii. Qualche sforzo in più forse sì.

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