Garcia si fa sentire: "Voglio da voi più personalità"

03/11/2014 alle 09:35.
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CORSERA (L. VALDISERRI) -  Quando le cose vanno male – 3 sconfitte nelle ultime 6 partite sono il punto più basso della carriera di sulla panchina della Roma – ogni scelta è criticabile. che segna solo 4 gol su azione negli ultimi 12 mesi. I cambi di che non lasciano il segno. I terzini da tragedia greca. che “ruba” lo stipendio. mai decisivo. E così via. La scelta è ampia e, come nella scatola di Forrest Gump, non sai mai quale cioccolatino ti toccherà in sorte.

La ricerca al capro espiatorio è sport sempre popolare. Eppure da quando è in panchina la Roma non è mai scesa sotto il secondo posto in campionato. E i risultati sono venuti con , e . Quaranta giorni fa il era uscito dal preliminare di contro l’Athletic Bilbao – che poi ha perduto persino contro il Bate Borisov – e aveva perso al San Paolo contro il Chievo e pareggiato con il Palermo. Benitez,con una squadra sana, sabato ha dato lezioni di calcio ma prima sembrava sull’orlo del crollo. La Roma paga gli infortuni e i troppi giocatori che non hanno ancora recuperato bene dagli infortuni precedenti. Il colpo di mercato, , per ora ha reso poco. Va aspettato, anche se il tempo stringe. , che non è un integralista, contro il ha provato quello che gli è stato rinfacciato di non aver fatto contro il Bayern: ha difeso con due linee da 4 per presidiare le fasce e con un uomo () davanti alla difesa.

Ma nessun piano può reggere se dopo 30” l’avversario è già entrato pericolosamente nella tua area e dopo 3’ ti ha segnato il primo gol.
“Voglio da voi più personalità“, ha detto l’allenatore alla squadra, usando anche toni duri. Poi si è fermato a parlare con e , per analizzare il momento difficile e cercare soluzioni a breve. Di mercato si parlerà a suo tempo, sarebbe dannoso perdere adesso, psicologicamente, altri pezzi. Bastano già gli infortunati. Per molti osservatori, in questo momento, la Roma non è in grado di sostenere insieme , Gervinho e contro avversari di alto livello. La verità è che anche la soluzione , per dare più equilibrio, a è fallita. Non è questione di singoli, ma di stato generale della squadra.

L’errore di , almeno per chi scrive, è stato il doppio cambio con e al posto di e . Ne bastava uno. Ma , che aveva visto il in leggera flessione, pensava addirittura di poter vincere. Se ha sbagliato lui, cosa dire di chi una volta in campo ha fatto rimpiangere i sostituiti? Tutti devono dare qualcosa in più, nessuno deve anteporre il suo interesse a quello della squadra. Non è il momento di essere scontenti perché la Roma non è fuori da nessun gioco.