Totti, la partita continua: “Con loro è così da anni”. Garcia: “L’area? 17 metri”

06/10/2014 alle 11:26.
proteste-juve-su-rigore-roma

LA REPUBBLICA (E. GAMBA) - L’antica questione di centimetri aveva già assunto nuove e più ampie dimensioni grazie alle misurazioni di Rudy («Non sapevo che l’area dello Stadium fosse di 17 metri») quando ha agganciato il presente al passato, incastonandolo nella storia e scaricando, con la sua serenità quasi ingenua, la frase più esplosiva degli ultimi campionati: era forse dai tempi di Calciopoli che non si arrivava a questi livelli, ma evidentemente i pasticci di Rocchi hanno autorizzato i romanisti a sentirsi defraudati, e a scatenare la più acute delle polemiche. «La dovrebbe fare un campionato a parte, tanto con le buone o con le cattive vince sempre. Tutta Italia vorrebbe dire le stesse cose che dico io». Si ragionava sui gol bianconeri: «Tutti e tre irregolari». E non importava che la moviola avanzasse dubbi anche sul penalty per i giallorossi o su un fallo subìto in area da Marchisio (ne parlerà Marotta, tentando faticosamente di riequilibrare la bilancia), il capitano della Roma ha scelto la diretta televisiva per scandire le sue durissime parole: «Purtroppo è brutto dirlo, ma sono anni che succedono cose che alla fine condizionano i campionati. Non so se siamo stati battuti dall’arbitro o meno, sicuramente non dalla . Parlerò quando smetto. Prendiamo il secondo rigore: per me il fallo è fuori area, ma se fosse stato il contrario il minimo dubbio sarebbe rimasto un dubbio. Ma non per la ». se n’è andato sorridendo della sua stessa battuta («Tanto arriveremo secondi anche quest’anno»), ma dopo quella frase più niente sarà come prima.

La si è subito attivata spedendo Marotta a rintuzzare l’attacco del : «Comprendo l’amarezza, ma la sue parole sono inaccettabili. Ricordiamoci che alla sono stato tolti due scudetti vinti meritatamente per colpe non sue», e insomma ieri siamo tornati indietro di dieci anni perlomeno, e chissà come continuerà, come finirà, se finirà. Prima di , la Roma aveva cercato di prendersela ma con un certo distacco. «È scientifico che i due rigori non ci fossero e che il terzo gol fosse irregolare, punto e basta. Riconosciamo il valore della e accettiamo il verdetto del campo senza cercare degli escamotage» aveva detto il diesse , tenendo la polemica dentro limiti accettabili. Pure s’era morso lingua: non ha voluto parlare della sua espulsione né di quel gesto indirizzato a Rocchi dopo il primo rigore, quando l’allenatore francese ha fatto finta di suonare un violino. Che voleva dire? È sempre la solita musica? L’arbitro sviolina la ? Non lo sapremo. La ha cercato di non reagire, a parte l’istituzionale Marotta. Buffon s’è tolto dalla mischia («Seguo il consiglio di Lotito, parlo sono con i miei parigrado», e cioè non con e ), Allegri ha fatto il pesce in barile: «Il calcio è anche questo, il nervosismo ci sta. Quelli a cui non piace possono andare teatro». E così s’è aperto un dibattuto sulla necessità di supportare gli arbitri con la tecnologia perché, come dice , «siamo ormai nel ventunesimo secoli». è d’accordo, vuole l’occhio elettronico: «E si sbrigassero». Meglio un computer di un arbitro, dal suo punto di vista.