L’età dell’oro

01/10/2014 alle 11:06.
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CORSERA (L. VALDISERRI) - Ci sono pareggi che valgono come vittorie. Ci sono partite che fanno fare un salto in avanti a tutta la squadra. Manchester -Roma è una di quelle serate. Il pareggio, al termine di una gara molto intensa, certifica quattro fatti:

1) la Roma in quarta fascia era una bestemmia calcistica;

2) deve giocare fino a 40 anni e poi si vedrà;

3) può insegnare psicologia all’università: ieri è riuscito a recuperare agli occhi di tanti miscredenti Ashley Cole, dopo aver fatto lo stesso con ;

4) la qualificazione agli ottavi di finale è ancora una salita durissima da affrontare, ma lo è anche e ancor di più per il Manchester .

Il pareggio lascia tutto aperto, perché la qualità degli avversari è altissima, ma la Roma non sarà più la stessa. Aveva battuto il Cska con il gioco, ha messo alle corde il con il gioco, più la personalità. Non c’era altra strada, visto che agli assenti — Balzaretti, , , , Astori, e Borriello — si aggiunge , che non ha recuperato dal risentimento muscolare alla coscia destra, eredità di Roma-Verona. Gioca Lukasz Skorupski, 23 anni, polacco, 270’ in tutto nella porta giallorossa (90’ in Coppa Italia e le ultime due di campionato, quando la Roma non aveva più nulla da chiedere).

Non si fa tempo a iniziare che il va in vantaggio. Al 3’ è ingenuo a trattenere Aguero, in area, su una palla di Silva che l’argentino non avrebbe potuto raggiungere. L’arbitro Kuipers è avvertito dall’assistente di porta e, dopo qualche secondo, fischia il rigore che lo stesso Aguero trasforma. Il pensiero di molti va al 10 aprile 2007, contro l’altra squadra di Manchester, lo United: il terribile 7-1 iniziò con un gol di Carrick dopo 11’. Ma questa è un’altra Roma e ci pensa a rianimarla. Passano due minuti e il capitano inventa un assist per il break di : fucilata che colpisce la traversa e rimbalza vicino alla riga di porta. Neppure la sfortuna ferma la Roma, che continua a fare gioco più del .

Gli inglesi si affidano a , che difende la palla come sa fare un grande centravanti e restano pericolosi, ma le azioni più nitide sono giallorosse. La più bella, al 23’, porta al pareggio. Bravo a servire al volo , sul filo del fuorigioco. Lo «scavetto » con cui il numero 10 batte Hart è di classe sopraffina e ricorda il famoso «cucchiaio» inflitto a Van der Sar. È il primo gol di su un campo inglese e gli vale anche un record: è il calciatore meno giovane (più anziano non si dice) ad aver segnato una rete in League. Ma le statistiche non raccontano tutto: è il coraggio con cui la Roma e il suo meraviglioso trentottenne affrontano la gara che stupisce lo stadio, per lunghi periodi ammutolito. La partita non ha un attimo di sosta. Gervinho impegna Hart, poi Kuipers potrebbe fischiare un secondo rigore per fallo di mano di , ma si fa prendere dal dubbio. Si pensa che la ripresa non possa andare meglio e invece, per mezzora, la Roma è padrona del gioco perché il suo centrocampo fa più e meglio di quello avversario. C’è sofferenza solo nel finale, quando esce perché domenica c’è la e tenere la palla in alto diventa più difficile. Impossibile fare vere classifiche di merito, ma una parola va detta per Yanga Mbiwa: ha scelto l’uomo prima del calciatore e, ancora una volta, ha avuto ragione.