In campo a 41 anni? La Roma ci pensa e Renzi gli telefona

02/10/2014 alle 10:19.
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GASPORT (M. CECCHINI) - La processione laica comincia fuori dal «finger» che conduce all’aerostazione di Fiumicino per terminare solo sotto al pullman. Applausi, foto, «selfie» acrobatici, preghiere accorate di scudetto o – perché no? – di . , ormai, è una sorta di Madonna pellegrina dei nostri anni di cuoio. Una divinità profana che, sull’altare dell’Etihad di Manchester, ha trovato nuovi adoratori dopo il gol che ha fatto scatenare i giornali inglesi. «Italian legend», «Italian Maestro », «Vintage » e via giochi di parole tesi a celebrare la prima rete segnata in terra inglese dal capitano della Roma. Un vuoto in carriera su cui il , in un tweet, prepartita aveva ironizzato. «Non l’avevo letto, ma mi ha portato fortuna», ha detto il leader giallorosso, prima della celebrazione video dell’Uefa e addirittura dei complimenti del Premier Matteo Renzi, che lo ha chiamato da Palazzo Chigi. «Mi ha sorpreso e reso felice — ha commentato il capitano romanista —. Una chiamata del presidente è motivo d’orgoglio».

TRECENTO GOL - Ormai i primati battuti da sono così tanti che un articolo risulterebbe solo un arido elenco di dati. Quelli a cui tiene di più sono senz’altro lo scettro di presenze e dei gol nell’attuale Serie A (564 caps e 235 gol), inseguendo record-man assoluti come Maldini (il primo) e Piola (il secondo), senza contare che tra Roma e Nazionale A, in gare ufficiali, è arrivato ora a 300 reti. Ma per carattere il capitano della Roma non si volta indietro e così qualcosa comincia già a bollire in pentola. Tutto questo perché il presidente è uomo che sa coniugare cuore e business e ha già capito come marketing e merchandising giallorossi, numeri alla mano, continui a ruotare attorno al numero 10. E allora sull’asse Boston-Trigoria sta prendendo corpo un’idea: Francesco ha un contratto fino al giugno 2016 (cioè alle soglie dei 40 anni), ma se il fisico lo sorreggerà, perché non prolungare il suo contratto per una-due stagioni? Così facendo si coniugherebbero almeno tre desideri: consentire al capitano di battere il primato di Costacurta che – portieri esclusi – è finora il più «vecchio» calciatore impiegato (nonché goleador) nel nostro campionato (41 anni e 25 giorni); far giocare a almeno una partita nel nuovo stadio, che dovrebbe essere pronto nel 2017; regalare alle casse societarie ancora anni di introiti tottiani, visto che voci ufficiose dicono che la maglia numero dieci venda come le altre messe insieme. Come dire – tra alimentazione studiata (da due estati si prepara alla stagione in una clinica dietologica di Merano) e lavoro specifico – il contratto di 6 anni da dirigente (già firmato) può attendere in fondo a un cassetto.

«SOTTO CON LA » - E alla luce tutto ciò le parole di Francesco paiono una terrazza con vista sul futuro. «Sono orgoglioso di quello che ho fatto in carriera, ma spero di continuare e non fermarmi. Ho 38 anni, però sinceramente non me li sento». Ed anche gli avversari fanno fatica a vederglieli. «Noi vogliamo passare il girone di – conclude – ma giocando in questa maniera possiamo battere tutti, anche domenica la ». A Torino faranno bene a prenderlo sul serio. P.S. La maglia che ha indossato contro il l’ha voluta per sé il presidente Pallotta. Meglio che faccia spazio nella sua sala dei trofei, perché l’impressione è che Francesco gliene regalerà molte altre.