Roma, due regali per il Capitano

28/09/2014 alle 10:34.
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GASPORT (M. CECCHINI) - Incroci e malinconie. Chissà se Luca di Montezemolo, applaudito anche dalla , a fine partita avrà pensato con un pizzico di rimpianto: ma perché la Ferrari non è stata solida come questa Roma, che vuole lasciarsi alle spalle la mia ? Già, perché il 2-0 finale ai danni di un buon Verona — santificato dalla reti di e dal gioiello di da 36 metri — è il risultato di un gran premio vinto con merito ma pieno di chicane, visto che la prima rete è arrivata solo a un quarto d’ora dal 90’. Quanto basta comunque per non rovinare il 38° compleanno di capitan , stella incontrastata del prepartita, travolto dagli auguri dei vip.

Sotto ritmo -  A dispetto dell’impegno incombente contro il , il più spinto rispetto all’ultimo turno lo fa il Verona, che schiera solo 5 giocatori dei titolari di mercoledì contro gli 8 della Roma. Anche qui scelte speculari: mentre Mandorlini lascia in avvio fuori i grandi vecchi come Marquez, Toni e Saviola puntando su giocatori più giovani, dà fiducia ai santoni , Cole, oltre ovviamente a , schierato con dal primo minuto per la prima volta in questa stagione. Ne risulta che un primo tempo faticoso per i giallorossi, che giocano un’infinita di palloni (71% al termine) ma quasi tutti sotto ritmo (effetto nella testa?) e per questo s’incagliano nella tonnara dei venti metri gialloblù dove, oltre ai tre centrocampisti, rinculano con intelligenza ache Gomez e . Non solo. Da centrale davanti alla difesa per quasi una mezz’ora gioca il piccolo Obbadi e non il colosso Tachtsidis, visto che il marocchino ha la stazza giusta per fronteggiare i tagli di da destra. Ne risultano così spazi intasatissimi che — complice la mancanza di ribaltamenti sul lato debole — non si sbloccano neppure con gli arretramenti di in mediana, che così spesso si trova più indietro di . D’altronde sulle fa- sce non si va molto perché il gioco aereo non è il punto di forza della Roma, che così soffre anche le ripartenze so- prattutto di Gomez, che infatti impegna un paio di volte (16’ e 38’). In ogni caso a fare la partita sono i giallorossi, che sono pericolosi o con tiri da fuori o da azioni dalla fascia destra. In una di queste (15’) sfiora il palo di testa su un traversone di , mentre al 32’ una percussione sullo stesso binario a cura e Ljaijc si conclude con un mezzo pasticcio di Moras, su cui interviene spedendo in scivolata sul palo esterno, mentre sulla ribattuta Tachtsidis e Sorensen salvano sulla linea. E’ l’azione più pericolosa della prima frazione, a cui risponde due minuti più tardi Nenè spedendo fuori di testa un bel cross di Brivio. Nota: mai successo finora che la Roma non sia stata in vantaggio nella prima frazione.

Azzurri gol -  La ripresa si apre a ritmi più sostenuti e così Gollini al 1’ deve compiere un mezzo miracolo su servito da . La fatica, però, allunga le due squadre facendo così emergere la superiorità tecnica della Roma in presenza di spazi, corroborta dall’ingresso di Gervinho. Con supremo distributore di gioco, a scardinare il match tocca infatti ad un corridore di qualità, , che prima da fuori area trova l’angolo giusto per battere Gollini (30’) e poi vede il deviare un suo tiro sulla traversa (36’). Fino al vantaggio, comunque, la Roma non passeggia, perché i ragazzi di Mandorlini nelle ripartenze si fanno pericolosi con Nenè (24’) e con l’ex Tachtsidis su punizione (28’). Ma a mettere l’esclamativo a un match niente affatto banale ci pensa il tiro «maradoniano» di , che così si fa perdonare un precedente errore. E allora finisce in gloria, con che spegne le 38 candeline, che raggiunge i 100 punti in campionato e il Verona che torna a casa con buone indicazioni. Impressioni? Se la fatica dei senatori non sarà stata troppa, anche il contro questa Roma dovrà soffrire.