Totti doma il Real Madrid. Standing ovation a Dallas

31/07/2014 alle 10:59.
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CORSERA (G. PIACENTINI) - Dopo il gol che ha regalato alla Roma la vittoria di prestigio contro i campioni d’Europa del Real Madrid, ora anche in America sanno bene chi è . I tifosi di Dallas, infatti, gli hanno regalato la standing ovation quando ha lasciato il campo mentre gli europei (soprattutto i media spagnoli) lo hanno definito ancora una volta «immortale», «eterno» e «inarrivabile». Merito della rete al 13’ del secondo tempo (velo del capitano e assist di , schierato ) che contro la squadra di ha regalato a una visibilità mondiale e alla Roma la possibilità di accedere alla finale della Guinness Cup. I giallorossi sono secondi a pari merito con l’Inter e a -2 dallo United capolista mentre il Real è ultimo a solo 1 punto.

però non si fa illusioni: «L’importante era fare bene e dimostrare che la Roma c’è, ma la è un’altra storia. Sono realista, ci sono squadre molto più forti di noi ma proveremo a rendere la vita difficile a tutti». In Italia però la Roma oggi ha pochi rivali. «È costruita per vincere e vogliamo fare meglio dello scorso anno quando abbiamo trovato una squadra che ha fatto tutti i record possibili. Abbiamo l’organico per lottare per lo scudetto, cercheremo di vincerlo come abbiamo fatto nel 2001. La standing ovation? Il Real è sempre stata la mia seconda squadra, è un orgoglio sentire gli applausi dei suoi tifosi». Allo scudetto, e lo dice senza mezzi termini, è rivolto anche il pensiero di : «Per noi la priorità è il campionato, già passare il girone in sarebbe una bella cosa. Siamo sulla strada giusta, soprattutto per quanto riguarda l’atteggiamento e il carattere mostrato. Abbiamo saputo soffrire nel primo tempo».

Tutti promossi quindi, anche se qualcuno, come , in questa tournée americana sembra ancora lontano dalla forma migliore: «Si è impegnato molto — ha spiegato — ma deve ancora lavorare tanto, sia perché è giovane, sia perché si deve inserire in squadra e capire il nostro modo di giocare. Dobbiamo dargli tempo». È inserito alla perfezione invece . «È stata dura, ma abbiamo avuto un grande atteggiamento», il tweet del marocchino. Unica nota stonata, la rissa ad inizio partita tra e Pepe: sono volati insulti e bottigliette, i compagni li hanno separati, ma la ruggine è rimasta. Ed è stato il romanista, su , a ricostruire quanto successo: «In un -Real mi ha chiamato scimmia. Non gli ho stretto la mano, lui mi ha sputato. E solo dopo gli ho lanciato una bottiglietta. Mi scuso per il mio comportamento». La società lo ha compreso, non ha infierito. Anzi, ha mandato a dire a Pepe, senza tanti giri di parole, di aver avuto un comportamento «non da campione ». Il tecnico è irritato anche per il mancato arrivo di Gervinho. L’ivoriano non ha ancora risolto i problemi con il visto. Se la situazione non dovesse sbloccarsi in mattinata, sarà costretto ad aspettare il ritorno dei compagni