Il fattore Conte sulla A: Roma e Napoli all’attacco della Juve padrona

18/07/2014 alle 10:57.
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LA REPUBBLICA (E. SISTI) - Nell'anno primo ab condita la Roma scopre di avere due squadre e di non potersi più nascondere. Con l’attuale rosa, se andassero in campo , , , , Cole, , , , Gervinho, e , dall’altra parte potrebbero giocare con i fratini Skorupksi, , Emanuelson, Romagnoli, , , , , , e . Lussi che lo scorso anno si permetteva la sdoppiata e ansiosa di sfondare anche in Europa.

La tattica dei bianconeri era nota: ricevevano in salotto le avversarie fingendo accoglienza e poi le avvelenavano col loro gioco martellante e acido. In Italia il trucco riusciva, all’estero non ci sono cascati nemmeno Galatasaray e Benfica. Strappando alla il club giallorosso ha effettuato un doppio colpo di mercato. Con quello tecnico si è assicurato un talento di 21 anni, prospetto ideale per la futura nazionale del Tata Martino (e potrebbe arrivare anche Ferreira-Carrasco, il gioiellino trequartista belga del Monaco, tre mesi più giovane di ). La Roma è forte e non ha nulla da perdere perché ha perso sempre tanto e così l’ambiente è abituato allo sfumare dei sogni. Sul fronte dei nervi è avvantaggiata. è pronto, con innesti a “breve termine”, a ritoccare in meglio la bellezza multiforme tanto ammirata nei mesi scorsi. È chiaro come il sole che il francese ha acquistato la “saggezza” di Ashley Cole e per vincere subito.

Chiederà al ritorno di , alla relativa freschezza di e , cui due ct hanno risparmiato le fatiche dei mondiali, alla rapidità di Emanuelson e al talento di , , e forse di Ferreira-Carrasco (e se arrivassero anche Vlaar e Basa chiederà qualcosa anche a loro) di completare la galleria delle virtù indispensabili. Con il colpo psicologico invece ha mandato in frantumi l’impalcatura psico-tattica del mostro bicefalo dei 102 punti, che sempre di più dipendeva dal carattere e dalle strategie di . A Torino la Roma ha lasciato soltanto le turbe. Via , squadra e tifosi non hanno capito. Dentro Allegri, squadra e tifosi, con Vidal in bilico, ci metteranno un po’ a capire. E poi c’è la questione anagrafica: prima o poi i bianconeri dovranno imporsi un ricambio generazionale, che non sarà né facile né immediato. La deve anche convincerci (si) che conquistare il quarto scudetto consecutivo sia possibile e persino agevole (statisticamente non lo è).

da ieri è a Trigoria: “Benvenuto in famiglia”. Oggi la Roma debutterà a Rieti con l’U23 indonesiana. Poi la tournée americana, amichevole col Liverpool e la Guinness Cup per la quale se la vedrà con Manchester United, Real Madrid e Inter: deve riprendere coscienza olfattiva dei profumi di . Alla condannata suo malgrado a ripartire con un altro progetto (l’impianto Allegri attecchirà sul corpo senza ?), e privata di , s’avvicina anche il , che è poco sotto la Roma. C’è da capire come De Laurentiis possa migliorare centrocampo e difesa a disposizione di Benitez (presi Andujar per Reina, Koulibaly centrale e Michu come alternativa a Higuain).

Ci vorrà del tempo prima che il Milan del “nuovo” Inzaghi diventi un “nuovo” Milan, ma potrebbe ritrovare il vero El Shaarawy. Non sarà immediato nemmeno il ripartire dell’Inter di Mazzarri, delusa a morte e per ora senza novità di rilievo (cioè né M’Vila né Dodò). Da definire anche il futuro gruppo di Montella: la prossima potrà contare su Cuadrado o sarà indispensabile cedere il colombiano per migliorare la rosa? Una cosa è certa: gli spazi sono più stretti, la è più vicina, la storia si fa più interessante.