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Se l'adrenalina è un buon segno

24/02/2014 alle 08:33.
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IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Adrenalina da vittoria. O da vittoria che stava per sfumare. Sta di fatto che, sabato sera, dopo il fischio finale di Massa, parecchi giocatori della Roma non riuscivano proprio a sorridere. E sono stati necessari due, tre, quattro minuti per ritrovare la serenità, per scaricare la tensione e, quindi, per filare a far festa sotto lo spicchio di stadio che ospitava i tifosi arrivati dalla capitale. Ci sono le immagini tv, oltre ai ricordi, che possono testimoniare quanto la squadra (o parte della squadra) fosse nervosa per quell’occasione regalata al , colpo di testa di Lazaros, a pochi secondi dalla fine. Un’opportunità che, se sfruttata, avrebbe vanificato gli sforzi e tolto due punti alla classifica. Vista la palla sfilare al di là del palo alla destra di , ad esempio, ha smoccolato contro tutto e tutti coloro che non avevano difeso come avrebbero dovuto. era intrattabile anche dopo che la vittoria era stata garantita dal triplice fischio e lo stesso , prima di andare a esultare sotto la curva, non aveva mancato di prendere da una parte un compagno che sbagliando una giocata facile facile in attacco aveva dato il la all’azione finale del . Adrenalina da vittoria, come detto. Buon segno, tutto questo. Perché certi segnali arrivano soltanto quando si è convinti di esser forti e che, perciò, è (sarebbe) assolutamente vietato sbagliare anche la minima mossa. La prova che la Roma crede ancora profondamente nelle proprie possibilità, al di là del distacco dalla . Ragionano da grande squadra, gli uomini di , e per questo i chiarimenti sul campo dell’altra sera devono solo essere interpretati come la voglia di non molare e di migliorarsi continuamente. Solo che c’è stato ieri chi tutto questo non l’ha capito o ha fatto finta di non capirlo, al punto di creare le premesse per una lite tra e , peraltro legati da un’amicizia istantanea per via della lingua parlata, il francese. I due, e anche in questo caso c’è la tv a dimostrarlo, a fine partita hanno a lungo parlato, non discusso o litigato, eppure è venuta fuori la chiacchiera di una lite.

TUTTI SU
E su si è scatenata la voglia di verità. Ha cominciato , ieri a Udine per seguire la sua ex squadra contro l’Atalanta. «
È assurdo e vergognoso che la gente pensi che io abbia discusso con . È totalmente falso e, anzi, faccio i complimenti a per il suo primo gol con la maglia della Roma. Un gol che ci ha permesso di vincere una partita importante anche se non siamo stati perfetti». E la replica del belga. «Veramente a volte la gente si inventa certe cose». , come detto, sabato sera era uno dei più incavolati (lo stesso ha dovuto tranquillizzarlo...) confermando che, come sostiene , è un giocatore di grande personalità, al quale il francese non a caso ha affidato la terza fascia di capitano. E in una squadra realmente ambiziosa, come la Roma, gente di personalità non guasta mai, a patto che i rapporti tra compagni - anche quando si discute - siano sempre all’insegna della correttezza. Come accaduto a .

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