Roma-Juve, il classico che è sempre una finale

21/01/2014 alle 09:31.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Sessantamila spettatori, di martedì sera e con la diretta tv, in Coppa Italia sono roba da Roma-Juventus. È una rivalità storica aggiornata dal presente, seconda contro prima in campionato, a due settimane dalla sfida dello Juventus Stadium che ha visto i bianconeri vincere 3-0 e volare a +8 in classifica.

La Roma ha fatto il contro il Livorno (fuori , , e ) e la lo farà stasera. La scelta del dice molto: Skorupski ha giocato contro la Sampdoria, ma stasera torna tra i pali ; , invece, conferma Storari di Coppa, Avellino o Roma non fa differenza. Solo in panchina Tevez e Llorente, dovrebbero giocare in avanti Quagliarella e Giovinco. Una specie di B? La qualità delle riserve impedisce di dirlo, ma è chiaro che, se i bianconeri dovessero uscire dalla Coppa, non sarebbe facile parlare di vera rivincita. Una difesa preventiva in caso di sconfitta? Chi conosce assicura che il nasce solamente da un patto di spogliatoio che prevede l’utilizzo in Coppa Italia di chi ha meno spazio in campionato ma è fondamentale per tenere sempre alto, giorno dopo giorno, il livello degli allenamento.

, in ogni caso, allontana da sé ogni proposito di rivincita o vendetta: «Non è la partita più importante della stagione, diciamo che è quella più importante della settimana. Giocheremo in un Olimpico pieno e questo è un vantaggio molto importante per noi. Il nostro pubblico sarà carico e giocheremo anche per i tifosi». Come ribaltare, però, il risultato del campionato? «Dobbiamo essere più efficace sui calci piazzati, visto che abbiamo preso tutti e tre i gol da situazioni con la palla ferma. E bisogna essere molto più efficaci anche offensivamente su questo particolare. La Roma sa fare tutto: attacco manovrato, contropiede, gestione del ritmo partita. Ma se vogliamo andare in semifinale dobbiamo fare una grande gara, giocando con entusiasmo perché così questa squadra ottiene il massimo».

Il grande dubbio della vigilia è . C’è chi lo dà fuori dai titolari, ma pare difficile che rinunci al suo talento. Sarebbe anche un gesto poco comprensibile in proiezione futura: sono tante le squadre che vorrebbero il bosniaco a giugno e non fargli giocare una delle gare più importanti della stagione somiglierebbe molto a una rottura anticipata. Ma giocherà tra i centrocampisti o sarà «alzato» nel tridente offensivo? Dalla sua posizione dipende anche la composizione del centrocampo. La vincitrice di stasera aspetterà l’altra semifinalista di Coppa Italia, che uscirà da -Lazio (al San Paolo, mercoledì 29 gennaio). Dovesse passare la squadra di Edy Reja, ci sarebbero tre derby in una settimana: 5, 9 (campionato) e 12 febbraio. Da cuori saldi.