GASPORT - Potrebbe diventare una riedizione in versione ridotta della calciopoli napoletana, il processo che si aprirà stamattina davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano. Luciano Moggi, ex d.s. della Juve, è accusato di aver diffamato lex presidente e bandiera nerazzurra Giacinto Facchetti durante la trasmissione televisiva «Notti Magiche »
Moggi è imputato perché, in trasmissione davanti a migliaia di telespettatori, rivolgendosi a Javier Zanetti (anche lui chiamato in aula a deporre) aveva affermato «Quello che emerge dal processo di Napoli, emergerà ancora: le telefonate del tuo ex presidente che riguardano le griglie e la richiesta a un arbitro di vincere la gara di Coppa Italia col Cagliari, e larbitro era Bertini. Ci sono le telefonate intercettate sue, di Moratti e la telefonata di imbarazzo di Bertini; i pedinamenti, le intercettazioni illegali e anche i passaporti falsi e quindi sta zitto Zanetti, è meglio per te ed è meglio per lInter». Parole che, secondo il capo di imputazione formulato dal pm Elio Ramondini, hanno lasciato «falsamente intendere che lo stesso Giacinto Facchetti avesse commesso quei reati quali quelli da lui (Moggi, ndr) commessi », e per il quale lo scorso dicembre in appello aNapoli, è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione mentre Pairetto a 2 anni, De Santis a un anno e Bertini a 10 mesi. Parole che hanno poi portato il figlio dellallora presidente a sporgere querela.