GASPORT (C. ZUCCHELLI) - A Trigoria dicono che tra le varie cose che hanno in comune Rudi Garcia e Fabio Capello ci sia anche una particolare vena scaramantica. Chissà, allora, cosa penserà il tecnico francese del fatto che la Roma, con la vittoria
Metamorfosi giallorossa Proprio al Meazza, il 12maggio alle 20.45, è iniziata la striscia positiva dei giallorossi. Stasera si rigioca, stesso posto stessa ora, ma niente è come 218 giorni fa. Soprattutto in casa Roma: lex allenatore, Andreazzoli, fa sì parte dello staff di Garcia ma si segnala solto per la disposizione dei «cinesini» in allenamento. Il portiere titolare, Lobont, è retrocesso al 3° posto, lesterno destro adattato,Marquinhos, si gode le fortune parigine, un centrale (Burdisso) scende in campo col contagocce, un centrocampista (Perrotta) ha smesso, due attaccanti (Lamela e Osvaldo) giocano con alterne fortune in Inghilterra. E nessuno li rimpiange, a Trigoria e fuori.
I reduci Dei titolari di quella sera ci saranno Castan e Dodò (alla 4a partita di fila da titolare), Bradley chiamato a sostituire Pjanic e probabilmente Totti. Lamericano avrà un compito delicato, considerando che giocherà al posto di quello che, fino a questo momento, è stato un punto fermo della Roma. Garcia ha detto di non essere preoccupato per lassenza del bosniaco e ha assicurato di fidarsi delle alternative, ma in questa settimana ha parlato più del solito con la squadra perché, tra diffidati e giocatori non al meglio, sa che le seconde linee sono chiamate a dare qualcosa in più.
A Boston Anche perché la partita di oggi è sentitae tanto soprattutto in società. E non solo per la rincorsa alla Juve o per il mancato arrivo di Allegri in giallorosso e Ljajic in rossonero. A Boston conoscono (e invidiano) lappealmediatico delMilan negli States e nel resto delmondo e vorrebbero una vittoria che, oltre ai tre punti, desse anche prestigio internazionale. Considerando che Balotelli è finito in copertina sul Time, batterlo a casa sua renderebbe più dolce il Natale di Pallotta e soci. Oltre che, naturalmente, quello di Garcia, felice di proseguire la striscia di imbattibilità e di scrollarsi di dosso quel 17.