La squadra di Barbara Berlusconi è fatta: via con Fenucci & Maldini

30/11/2013 alle 10:45.

CORSERA (A. RAVELLI) - Da quel gelido «non si è speso poco ma male» dettato all’Ansa il 3 novembre dalla figlia del suo «presidente per sempre», AdrianoGalliani ha provato, ferito e offeso, a fare melina: molte palle in tribuna, frasi di fuoco solo in privato, sorrisi finti nelle serate di gala, fino allo scatto in ripartenza di ieri mattina,

Accelerando la sua uscita Galliani nella mattinata sperava probabilmente anche di cogliere di sprovvista l’altra parte. Che però si è già portata avanti col lavoro. Barbara Berlusconi, aiutata da Elisabetta Ubertini (che ora ha la carica di direttore progetti speciali) e Antonio Marchesi, consigliere d’amministrazione rossonero, ha già riempito un paio di caselle dell’organigramma del Milan che (presto) sarà: Paolo Maldini, che avrà un ruolo di responsabile dell’area tecnica, con possibilità di muoversi anche sul mercato, e Claudio (dirigente della Roma) che, con ogni probabilità, sarà l’uomo dei conti. Chi sostituirà Galliani? Nessuno, perché il suo ruolo sarà diviso su più persone: non a caso, la concentrazione di potere nelle mani di un uomo solo (per quanto considerato un grande dirigente) è sempre stata una delle contestazioni di BB alla vecchia organizzazione societaria. Il ritorno di Maldini è una scelta più che mai simbolica: non piacerà agli ultrà (pazienza) con cui il capitano si era lasciato malissimo, con tanto di incredibile contestazione il giorno dell’addio, ma è in grado di rappresentare tutti gli altri milanisti.

Dal canto suo, Paolo non ha mai voluto un ruolo di sola «immagine», per esempio non avrebbe accettato di diventare l’ambasciatore del Milan. Voleva un ruolo operativo e l’ha ottenuto, rinunciando a un’offerta del Paris Saint Germain. A questo punto sembrerebbero in ribasso le quotazioni di Michele Uva, che pare però in uscita dalla Coni Servizi, e di Demetrio Albertini, che per il Milan dovrebbe rinunciare a una carriera federale superavviata. Quanto al direttore sportivo, se la figura non sarà già assorbita dai compiti affidati a Maldini, si fanno i soliti nomi, con Leonardi (ora al Parma) che pare leggermente avvantaggiato sui vari Pradè, Paratici, Bigon.

Certo, a parte Maldini, nessuno degli altri è disponibile da subito. Vanno tutti strappati (pagando) ad altre società. Un problema per i conti, che sono sempre e comunque gestiti da Fininvest, ovvero la parte di famiglia che non è sulle stesse posizioni di Barbara? In queste ore convulse ci si chiede spesso chi farà il mercato di gennaio. Intanto va spiegato che in entrata il mercato di gennaio è già stato fatto: non era comunque in previsione che il Milan prendesse qualcun altro oltre Honda e Rami. Al massimo, ci sarebbe da lavorare in uscita, mandando a farsi le ossa Niang e Vergara. E, in linea teorica, potrebbe pensarci anche Ariedo Braida (per quanto delegittimato da Barbara assieme a Galliani) cui il contratto scade a giugno. Gestito in qualche modo quel che resta della stagione (vedremo se attraverso la difficile coabitazione con Galliani o già a mani libere), poi il nuovo Milan rossonero potrà iniziare per davvero: la prima cosa sarà creare la rete di osservatori per scovare giovani promesse in giro per il mondo. Ad allenarli, ormai si sa, ci sarà Clarence Seedorf: tra due settimane, appena si concluderanno gli impegni del campionato brasiliano, sarà a Milano per i primi contatti con Barbara. E il nuovo Milan prenderà definitivamente forma.