Gervinho, la freccia della speranza

25/11/2013 alle 08:21.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Dove eravamo rimasti? Ah, ecco: venerdì 18 ottobre, minuto numero 57 di Roma-Napoli. E’ il momento in cui Gervinho, infortunato, lascia il campo per far posto a Adem Ljajic. Da quella sera di festa (ottava vittoria di fila) è passato più di un mese e quattro partite: dopo aver battuto il Napoli, senza l’ivoriano la Roma

NESSUNO COME LUI

Caratteristiche che risultano letali soprattutto quando le partite sono estremamente bloccate sotto il profilo tattico: Gervinho è uno dei pochi protagonisti del nostro campionato a possedere queste qualità e inevitabilmente la sua assenza ha condizionato pesantemente la manovra giallorossa. Non essendoci ancora , con Borriello convocato ma non ancora al meglio e con alla prima convocazione dopo il lunghissimo stop, stasera Gervinho dovrebbe avere (almeno in avvio) come partner in attacco e . Un tridente leggero ma molto tecnico. E c’è curiosità per capire dove Gervinho verrà impiegato, perché non è assolutamente certo che vada sull’esterno: potrebbe giostrare anche al centro, senza mai dimenticare che i tre davanti spesso si scambiano compiti e posizioni. Anche se tra i tre, è quello che per caratteristiche sembra meno adatto a fare il centravanti, seppure falso nueve. E pensare che proprio , con quattro reti, è il miglior cannoniere della squadra di . Gervinho lo segue a quota 3, le stessi reti messe a segno da (e ). Un tridente da 10 gol che stasera dovrà superare la robusta barriera difensiva proposta da un Cagliari che in dodici partite ha beccato 20 reti. Gervinho è pronto: la sosta ha restituito a un giocatore a posto atleticamente felice per la qualificazione al mondiale brasiliano con la Costa d’Avorio. Un appuntamento che è ancora lontano: ora c’è da pensare alla Roma che, centrando stasera la sua vittoria numero 11, eguaglierebbe i successi della ma resterebbe/tornerebbe al primo posto. Un’occasione da non fallire, dopo il disastroso pareggio contro il Sassuolo.

BENIAMINO DELLA SUD

Gervinho, in quell’occasione, era in panchina: una presenza di maniera, legata soprattutto alla sua convocazione in Nazionale, visto che - di fatto - non era utilizzabile. Ma è bastato che si alzasse dal suo posto e che cominciasse un blandissimo riscaldamento per scatenare la Sud. Segno che il ragazzo di Anyama è già entrato nel cuore della gente: facile immaginare, perciò, quale e quanta sia l’attesa del tifoso giallorosso di vederlo di nuovo in azione. Gervinho rappresenta una speranza, oltre che una certezza: la speranza che dal nulla possa nascere sempre qualcosa di bello, di importante; una giocata decisiva frutto di istinto, tecnica e anche forza fisica. Gervinho è tutto questo.