La Roma vince la nona gara consecutiva e staziona prima in classifica, da sola, con 23 gol fatti rispetto ad una sola rete subita. Numeri da capogiro che confermano il momento ottimale della Roma di Rudi Garcia: tocca al Chievo, ora, avversario del turno infrasettimanale di giovedì prossimo.
La Roma vince la nona gara consecutiva e staziona prima in classifica, da sola, con 23 gol fatti rispetto ad una sola rete subita. Numeri da capogiro che confermano il momento ottimale della Roma di Rudi Garcia: tocca al Chievo, ora, avversario del turno infrasettimanale di giovedì prossimo.
GASPORT - A. CERRUTI
Un americano lancia la Roma americana. Bradley, la riserva di Borriello riserva di Totti, infilza lUdinese e sognando lo scudetto può dire yes we can. E vero che la coppia Napoli-Juventus non molla, rimanendo a cinque punti dalla capolista grazie allidentico 20 contro Torino e Genoa, ma il segnale che arriva dal Friuli è forte e non va sottovalutato. Nove vittorie nelle prime nove partite, come nessunaltra squadra in Europa, suggeriscono giochi di parole, pensando a una riuscita prova del nove o alla nona sinfonia di Beethoven. Ma il gioco che piace di più è linno alla gioia suonato dallorchestra giallorossa. Senza «il capitano », come lo chiama Garcia, senza Gervinho, e nella seconda parte della ripresa senza lespulso Maicon, la Roma non si accontenta di difendere un preziosissimo pareggio su un campo imbattuto da 22 partite, dimostrando una volta di più di essere una squadra vera, in cui tutti sanno che cosa fare, anche partendo dalla panchina come Bradley. E non a caso proprio quando è in dieci arriva la rete del marcatore numero dieci in campionato, per un totale di 23 gol, miglior attacco come lInter che però ha incassato non 1 ma 11 gol. Con una significativa fotografia, che un anno dopo spiega meglio di qualsiasi discorso la clamorosa inversione di tendenza di questa squadra. Anche allora, infatti, alla nona giornata la Roma (di Zeman) affrontava lUdinese, ma dopo essere andata in vantaggio, allOlimpico, con due gol di Lamela, si fece ribaltare da una rete di Domizzi e una doppietta di Di Natale. Un 23 finale, con 14 punti, 13 meno di oggi, frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e già 3 sconfitte, due in casa. (...) E se si continua a volare così, con o senza Totti, sapendo anche soffrire nei momenti di difficoltà e poi vincendo alla distanza come nelle prime giornate, sarà dura per la concorrenza. (...)
IL MESSAGGERO - M. CAPUTI
Il cuore oltre lostacolo, è questa la sintesi di ciò che ha fatto la Roma di Udine. Ha mostrato di avere quello spirito, già intravisto nei pochi momenti difficili delle prime otto giornate, che ti fa vincere le gare che non meriteresti. In dieci, credendo fortemente nei propri mezzi, quello spirito ha vissuto la sua esaltazione. La squadra di Garcia ha due palle così!. La certificazione è del suo capitano, Francesco Totti, ieri ammirato spettatore. E che la Roma abbia, oltre alle qualità tecniche, il carattere, il piglio e quel pizzico di buona sorte, necessario alle grandi squadre, lo hanno capito, e bene, anche le concorrenti. Quello che stanno facendo i giallorossi offusca Juventus e Napoli. Parole emusica sono di Antonio Conte, bravo nel riconoscere imeriti giallorossi, e anche molto abile nella scelta comunicativa degli ultimi giorni. (...)
CORSPORT - S. AGRESTI
In centododici edizioni di campionato, che non sono bruscolini, il calcio italiano non ha mai conosciuto una squadra che partisse meglio di questa Roma: nove vittorie nelle prime nove partite. Non ci riuscirono la mitica Juve del quinquennio 30- 35 e il Grande Torino, né lInter di Herrera e il Milan di Sacchi. Giusto la Juve di Capello, quella poi cancellata da Calciopoli, fu capace di fare altrettanto. Unimpresa non solo sorprendente, insomma, ma addirittura leggendaria: tra cinquanta o centanni, probabilmente, si parlerà ancora della Roma di Garcia. Tanto più che la serie può essere prolungata, con due trasferte - e nemmeno proibitive - nelle prossime sei giornate. Così recita il calendario giallorosso: Chievo, Torino (fuori), Sassuolo, Cagliari, Atalanta (fuori), Fiorentina. Chi ferma la capolista? Al di là dei record destinati a rimanere scolpiti nel tempo, noi che viviamo il presente non possiamo far altro che notare come questa Roma abbia tutte le doti delle squadre predestinate: qualità e concretezza, intelligenza tattica e imperforabilità, carattere e fantasia, lucidità e - perché no? - fortuna. Solo così, del resto, si possono ottenere risultati spaventosi. La vittoria di Udine, ad esempio, non devessere sottovalutata: i friulani non perdevano in casa da 14 mesi e 22 partite. Il fatto che la Roma, già priva di Totti, sia passata in dieci, e dopo avere rischiato grosso (palo di Muriel), ha scaldato ancora di più i cuori giallorossi. Questa Roma debordante annichilisce Napoli e Juve, che pure stanno facendo un signor campionato: se non ci fosse una rivale al di fuori della normalità, volerebbero al vertice. (...)
LA REPUBBLICA - M. CROSETTI
Comincia a essere quasi smisurata questa Roma senza Totti, in dieci eppure all'attacco a Udine, sul campo di un avversario che in casa non perdeva da una vita e mezza. Comincia a essere ingombrante per tutti questa squadra incapace di non vincere, pronta ad adattamenti continui ma mai ad arretramenti di posizione o ambizione. Non si conquistano nove partite su nove, ovunque e contro chiunque, se non si è veri e pieni di cose da dire. Solo la Juve di Capello era arrivata a tanto, e alla fine si prese lo scudetto. Ecco, proprio la parola scudetto non dev'essere più un ingombro mentale per i giallorossi, e neanche una vergogna, o una specie di pensiero blasfemo. Tra tutti i numeri che compongono questa impresa all'inizio, ma già robusta, resta l'incredibile 1, ovvero i gol presi. Ancora più clamoroso del 9, i successi consecutivi, o del 23, le reti segnate. Ulna sola domanda attende risposta: come sapranno reagire i romanisti alla prima tempesta? Come gestiranno le difficoltà?