LEGGO (F. BALZANI) - Cè chi la affronta per la prima volta, chi appena la vede si illumina e chi con lei ha qualche conto in sospeso. Saranno in tanti tra le fila giallorosse a debuttare domenica prossima nel derby più sentito della serie A, in quello che nella testa dei tifosi romanisti rappresenta la prima occasione di vendetta dopo il
Chi il posto ce lha assicurato è De Sanctis che però non conserva un bel ricordo della Lazio sin dal suo esordio in serie A. Era il 6 dicembre 1998 e Morgan difendeva i pali della Juve: finì 0-1 per la squadra di Eriksson. Poi quel Lazio-Udinese 5-0 del 2006, che rappresenta il passivo più pesante subito dal portiere abruzzese. Anche il bilancio totale suona decisamente negativo: 11 sconfitte in 23 partite e 32 gol subiti, uno ogni 65. Ricordi più dolci quelli di Benatia. «Con lUdinese gli sono sempre arrivato davanti», dichiarò il marocchino appena sbarcato a Roma. Mentre a legare il nome di Maicon (1 gol nella stracittadina di Milano) a quello della Lazio ci ha pensato Sabatini: «La sconfitta nel derby di coppa Italia ci ha portato a prendere giocatori come lui». Ora passiamo ai debuttanti assoluti. In primis Garcia. Il tecnico francese in patria è considerato uno specialista. Nel Derby du Nord tra Lilla e Lens ha raccolto infatti 3 vittorie e 1 pareggio. E proprio una delle stracittadine fu risolta da un gol di Gervinho che anche allArsenal ricordano come uomo derby (1 gol al Chelsea e 1 al West Ham). Infine Strootman che di derby ne ha giocati solo un paio a Rotterdam. Ma a guardarlo in faccia cè da scommettere che allolandese non tremeranno le gambe