
CORSPOSRT (M. EVANGELISTI) - Lì dietro si sgomita. Questa difesa è troppo piccola per tutti. Tin Jedvaj, giovane quanto basta e anche di più con i suoi 18 da compiere, veloce piuttosto, propenso agli spostamenti
Timido. «Questione anche di lingua. Devo abituarmi all’italiano.
Neppure tutta questa necessità di rifugiarsi da qualche parte, peraltro. Avrebbe potuto andare all’Arsenal dove i giovani vengono scaricati sul terreno di gioco a getto continuo. «Invece ho scelto la Roma e parlare di altri club non è nel mio stile. Sono qui per imparare, crescere e aiutare la società a ritrovare quelle posizioni che le competono. In cima al calcio italiano e a quello europeo» .
OVUNQUE - (...) «Quello che mi ordineranno farò - continua Jedvaj - Non ho problemi a posizionarmi in campo, non ho problemi a mettermi al centro della difesa oppure a correre da terzino destro, non ho problemi ad aspettare il mio turno. Le occasioni arriveranno. Questo c’è di bello alla Roma, che siamo tutti uguali dall’inizio alla fine degli allenamenti e delle partite» . Che sono lunghi e duri. «In effetti adesso sono un po’ stanco. Recupererò nel corso del giorno e mezzo di riposo che l’allenatore ci concede» . Oasi di quiete da sfruttare. Non ce ne saranno molte di qui alla fine della stagione.