Rifondazione atto terzo: si comincia con Benatia

09/06/2013 alle 10:29.

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - L’esigenza principale, due anni fa, era: rompere col passato e ripartire da zero. Nuovo allenatore (Montella era troppo legato alle vecchie gestioni e abitudini), nuovi calciatori, poi freschezza, arroganza, prepotenza, tutti nuovi ingredienti del nuovo corso. Due anni dopo riecco il refrain:

 
LA ROSA RESPINTA
Facendo due conti (per ora approssimativi), il ds giallorosso - avendo già preso un , Rafael - ne dovrà acquistare un altro, come secondo, contando ancora su , al quale vengono riconosciute evidentemente qualità extra calcistiche. Servirà un altro difensore centrale e un altro ancora se il nuovo allenatore non vorrà contare su Romagnoli. Sugli esterni il disastro: manca un laterale (Wallace?), e almeno uno sinistro, vista l’inaffidabilità (per vari motivi) di Dodò e Balzaretti riscontrata nello scorso campionato. Andando avanti: due centrocampisti almeno e un paio di attaccanti, uno che vada a sostituire Osvaldo e un altro che prenda il posto in rosa di Lopez. Insomma, sei o sette giocatori per una campagna acquisti da rilancio. Stavolta senza sbagliare. Ma i precedenti sono inquietanti.
 
EQUIVOCI PASSATI
Due anni di acquisti e di giocatori (quasi tutti) buttati. Come poteva la Roma competere per i vertici se i calciatori azzeccati si contano sulle dita (tre) di una mano di un bradipo? Se prendiamo l’elenco degli arrivi del primo anno americano, ovvero Stek, Nego, Heinze, José Angel, Osvaldo, Bojan, Lamela, , Gago, Kjaer e , possiamo notare come solo due calciatori nella migliore delle ipotesi saranno presenti nella prossima stagione, cioè Lamela e . Gli altri, polverizzati. Più numerosa ma meno di qualità la lista della spesa del secondo anno, nella quale , Bradley, Marquinhos, , Balzaretti, e Dodò, con i loro pregi e difetti, resteranno a Roma, quanto meno da “rivedibili”. In pratica su venticinque arrivi dei due mercati estivi, circa la metà sono partiti o sono in partenza. 
 
I NUOVI SOGNI
è in via di definizione. L’accordo col calciatore è blindato da tempo, c’è da limare - è in Spagna anche per questo - quello con l’Udinese, ma siamo ai dettagli. Quanto a , il discorso è un po’ diverso. Cellino non è Pozzo e in più c’è la concorrenza dell’Inter. La Roma sul piatto mette, oltre i soldi, anche il cartellino di Stoian.