Il terzo esame di pazienza per i romanisti

22/06/2013 alle 10:54.

GASPORT (B. TUCCI) - Chi si aspettava notizie da Rudi Garcia è rimasto deluso: il francese ha la diplomazia nel sangue. Totti? «È un grande campione». De Rossi? «È un giocatore della Nazionale». Osvaldo se ne andrà? «Voglio parlare con lui».



I tifosi si chiedono: che Roma sarà quella del prossimo anno? non ha risposte nemmeno a questo interrogativo. O, meglio, ha detto l’una e l’altra cosa:
aggressiva davanti e prudente dietro. Insomma, c’è da attendere. Ed è questo il grande problema che affligge i tifosi giallorossi. Sono due stagioni che si aspetta invano: prima con Luis Enrique, poi con l’accoppiata Zeman-Andreazzoli. Un terzo anno di studio potrebbe essere insopportabile.

Non sarà facile affrontare una tifoseria che «ha fame di risultati». Però, questi stessi tifosi dovranno comprendere che le squadre non si costruiscono in due mesi. Il progetto a stelle e strisce è fallito, si deve ricominciare da capo. E un simile compito spetta a lui, al signore venuto d’oltr’Alpe che ha fretta di parlare bene l’italiano per dialogare con i suoi giocatori. In assoluto, servirà l’ausilio della società e di colui che opererà sul mercato. Errori non se ne possono più fare.